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Danieli: "Puntiamo al Consiglio comunale per portare la voce dei cittadini"

Candidato sindaco con la lista civica Sanremo2024. Il programma per le elezioni amministrative sanremesi

Danieli: "Puntiamo al Consiglio comunale per portare la voce dei cittadini"
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Roberto Danieli, 71 anni, ex manager di case da gioco, già MSI prima e Alleanza Nazionale poi, è candidato sindaco a Sanremo (terzo in ordine cronologico a rompere gli indugi). Appoggiato dalla lista civica Sanremo 2024, ha un obiettivo: entrare in Consiglio comunale per «portare la voce dei cittadini». Lo abbiamo raggiunto per fare il punto della situazione.

 

L'intervista a Roberto Danieli

Danieli, come nasce il progetto Sanremo 2024?
«Il nucleo centrale è un nerbo di 8 amici. Volevamo lavorare con Sanremo e per Sanremo di fronte a un’evidenza: le amministrazioni precedenti si sono concentrate in toto sulle gradi-medie opere, tralasciando il resto. È venuto a mancare una linea diretta tra i cittadini e l’amministrazione e noi intendiamo ripristinarla. Non ho l’ambizione di diventare sindaco, vogliamo però entrare in Consiglio comunale per portare la voce di tutti i cittadini di Sanremo».

Quali le criticità e quali i punti principali del vostro programma?
«Sanremo è una città che è passata da avere un’ordinaria amministrazione a una straordinaria: con questo intendo che pulizia, ordine e e decoro pubblico sono da implementare. Vorremo, a tal proposito, sostituire il porta a porta spinto con dei bidoni interrati, istituire un ufficio di primo intervento per le piccole manutenzioni, uno spazzino di quartiere (e un vigile di frazione per Coldirodi, Bussana e Poggio). Un tasto dolente è il trasporto pubblico: vorremmo istituire un servizio cittadino, gratuito per studenti e pensionati, per gli spostamenti all’interno del territorio comunale. Altri temi importanti sono la sanità e la sicurezza, che andrebbero salvaguardati. E poi, i parcheggi: con RT che abbandona l’autostazione e il deposito di San Martino, sarebbe utile convertire le aree in stalli. Senza contare che Sanremo, per i prossimi quattro anni, sarà un cantiere a cielo aperto: Porto Vecchio, porto Sole, Palasalute, Piazza Eroi e via discorrendo».

Come è composto il gruppo? È interamente civico?
«Sì siamo interamente civici e trasversali. Quello che ci preme e avere persone disposte a mettersi in gioco per la città Pensi, tra di noi c’è anche un ex sindacalista della Cgil. Non ci riconosciamo nelle aree prettamente di centro destra o di centro sinistra».

Argomento che ultimamente è scottante, il maxi progetto per lo stadio della Sanremese, cosa ne pensa?
«Ha delle grandi potenzialità e la questione mi interessa molto, avendo giocato per 12 anni nella Sanremese. Il progetto, in sé per sé, è molto accattivante. Non vorrei, però, che invece dello stadio di Sanremo, diventasse lo stadio “della destra”. Ecco, ho avuto quest’impressione. E credo anche che l’interesse pubblico della comunità debba essere salvaguardato».

E Porto Vecchio? Se non altro per attenzione mediatica
«Credo che un restyling fosse necessario. Ma avendo già Portosole con quell’impronta, a me forse sarebbe piaciuto mantenere Porto Vecchio con dei tratti più caratteristici».

Un ballottaggio tra Fellegara e Rolando, sembra probabile, facendo una fuga in avanti, lei chi preferirebbe?
«Fellegara è una persona che stimo, su molti punti ha ragione, l’unico difetto che ha è che è supportato dal PD. Poi, per il resto, io preferisco i combattenti e non mi fido, politicamente parlando, di chi è rimasto al palo per mesi elemosinando un posto. Fermo restando che noi siamo pronti a interloquire con tutti, se vorranno interloquire con noi. Non credo che lo faranno, perché con tre grandi candidati, al ballottaggio basta un accordo tra due. E non escludo che non l’abbiano, in realtà, già fatto».

Davide Izetta

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