il caso in consiglio comunale a Ventimiglia

Dieci giorni di tempo a Ventrella per rimuovere la causa di incompatibilità

Si è aperto questa sera, in Consiglio comunale a Ventimiglia, il procedimento di incompatibilità del consigliere Franco Ventrella

Dieci giorni di tempo a Ventrella per rimuovere la causa di incompatibilità
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Si è aperto il procedimento di incompatibilità

Si è aperto questa sera, in Consiglio comunale a Ventimiglia, il procedimento di incompatibilità del consigliere di Forza Italia, Franco Ventrella, che rischia la decadenza essendo stato uno dei firmatari dell’esposto contro la realizzazione di un nuovo supermercato Coop in via Tacito. Ricorso che tra l’altro è stato accolto dal Tar della Liguria, procedimento avviato dalla precedente amministrazione del sindaco Gaetano Scullino. La legge prevede infatti che un consigliere comunale non debba avere cause pendenti con il Comune.

Ventrella, che non ha partecipato alla seduta consiliare per motivi etica politica

visto che si sarebbe discusso del suo caso, avrà dieci giorni di tempo per formulare le proprie osservazioni o per eliminare la causa di incompatibilità (togliendosi dal contenzioso per la nuova Coop di via Tacito), così come previsto dall’articolo 69 del Tuel. A quel punto il Consiglio comunale dovrà valutare se è stata rimossa la causa di incompatibilità o votarne la decadenza.

La pratica riguardante l'avvio della contestazione di incompatibilità

è stata votata dal tutti i consiglieri, tranne Scullino che chiedeva l’immediata decadenza del consigliere. Il neo segretario comunale, Monica Veziano, ha illustrato secondo la normativa del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel).

Mi appresto a illustrare un paradosso - ha affermato Scullino -. Per poter fare il consigliere comunale, oltre a presentare un certificato penale, chi viene eletto deve certificare in primis di non avere debiti con l’amministrazione comunale e, secondariamente, non bisogna avere nessun contenzioso con la pubblica amministrazione. Chi ha un contenzioso non è convalidabile”.

Prosegue l’ex sindaco: “C’è un candidato che all’atto della presentazione della certificazione ha dichiarato di non trovarsi in nessuna condizione ostativa prevista dalla legge per quanto riguarda incompatibilità e ineleggibilità. Ha firmato il falso. Non entro nel merito del dolo o della colpa grave. Non è questo il punto. Mi interessa che chi entra in questo consiglio, e che quindi ha delle grandi responsabilità, deve avere un comportamento limpido”.

Fabrizio Tenerelli

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