Sanremo

«Dietro il Pride non c'è dolore». Il commento che infiamma la Fos

Concitato botta e risposta nel confronto pubblico tra aspiranti sindaco. L'intervento della candidata con Rolando innesca il dibattito

«Dietro il Pride non c'è dolore». Il commento che infiamma la Fos
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Concitato botta e risposta a margine del confronto pubblico tra i candidati sindaco alle amministrative sanremesi Alessandro Mager e Fulvio Fellegara a tema acqua pubblica e Pride. Casus belli, l'intervento di Barbara Piro, candidata con Gianni Rolando (centro destra, che alla partecipazione di Mager al dibattito si è tirato indietro).

 

L'intervento sul Pride al confronto pubblico

«Sono candidata con Rolando, ma parlo come cittadina- ha detto, al microfono-. Sono fluida, chiamatemi come volete e sono convolata a nozze con una donna. Trovo vergognoso politicizzare il Pride. Voi come vi sentireste se volessimo a Sanremo un turismo etero friendly? Voi sapete com'è il Pride di Barcellona? Non tutti si riconoscono in queste modalità. Non si può ridurre tutto a una bandierina arcobaleno». L'aspirante consigliera, candidata con Sanremo Domani, ha anche criticato il discorso dell'assessore alla cultura Silvana Ormea reso proprio sul palco della manifestazione, nel quale aveva sottolineato il dolore e la sofferenza dietro alla giornata di Festa, patiti dalla comunità LGBTQ+.

 

«Non tutti sono stati fortunati come lei»

A risponderle proprio l'assessore uscente, candidata con Sanremo al Centro «Signora, in tutti gli anni che ho collaborato alla realizzazione del Pride, posso assicurarle che c'è tanto dolore per la comunità. Se lei è stata fortunata, buon per lei. Questo non significa che altri siano stati altrettanto».

«Mi sono innamorata del Pride a Berlino- ha aggiunto Chicca Dedali (Anima, nel Cda dell'Orchestra Sinfonica)-. È stata una manifestazione commovente e ho pianto tutto il giorno. Quello che ha detto Rolando sul Pride (lo ha definito degenerato, ndr), rispecchia concezioni medioevali».

 

«Mia figlia aggredita tre volte»

Toccante invece la testimonianza della consigliera comunale uscente Anna Maria Asseretto. «Io vivo il profondo dolore dietro alla comunità LGBTQ+ perché mia figlia ha intrapreso un percorso di transizione. Cassandra non ha scelto di essere questo,  Cassandra è quello che è. Ed è stata aggredita, per questo motivo, già tre volte».

 

Piro è la consigliera seduta sulla panchina insieme a Rolando nel video che, a suo modo, ha innescato il dibattito pubblico. Era stato Fellegara (centro sinistra) a chiedere a Rolando un incontro sul tema, per chiarire alcuni punti sulle rispettive visioni, proprio successivamente alla pubblicazione. Il rappresentante del centro destra si era detto disponibile, ma aveva fatto un passo indietro quando al confronto aveva chiesto di aderire anche Alessandro Mager.

 

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