Regione Liguria

Dottorati programmati con le aziende: firmato il protocollo

Patto di ferro tra Regione Liguria, Confindustria e Università di Genova "Formare per occupare"

Dottorati programmati con le aziende: firmato il protocollo
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Siglato questa mattina nella sede di Regione Liguria il Protocollo d’Intesa tra Regione Liguria, Università di Genova e Confindustria Genova. L’obiettivo è promuovere borse di dottorato di ricerca di durata triennale, oltre a quelle già previste dall’offerta formativa, per le quali si prevede obbligatoriamente per il dottorando un periodo di studio e ricerca presso imprese su aree tematiche trainanti per l’economia ligure.

 

Firmato il protocollo sui dottorati

“Questo protocollo d’Intesa di Regione con Confindustria Genova e Università di Genova – dichiara l’assessore regionale a Università e Formazione Ilaria Cavo – è inedito nell’alta formazione perché coinvolge contestualmente tre soggetti che fissano un obiettivo comune: formare per occupare. Il protocollo impegna Confindustria a fornirci i fabbisogni di alte figure professionali. L’Università può così organizzare i dottorati laddove le aziende necessitano, Regione può programmare il sostegno nei settori segnalati e, di ritorno, Confindustria può ottenere dottorandi nei settori ricercati, contribuendo al sostegno di queste borse.

 

Le aree di interesse

Le aree individuate sono mirate: digitale, industria, aerospazio, salute, cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, società dell'inclusione, sicurezza per i sistemi sociali, clima, energia, mobilità sostenibile, prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura, ambiente.

 

Per i dottorati situazione critica

“La già ottima sinergia tra Ateneo, Regione Liguria e Confindustria si consolida ulteriormente con questo Protocollo d’intesa, che prende l’avvio dalla situazione critica fotografata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-Pnnr in ambito di studi di dottorato in Italia” commenta Federico Delfino, Rettore dell’Università di Genova.

 

Nel nostro Paese, infatti, tra il 2008 e il 2019 si è registrato un calo del 40% nel numero dei titoli di dottorato conferiti; nella fascia d’età 25-34 anni solo una persona su 1000 consegue il dottorato, mentre in Europa la media è di 1,5 e tale numero raddoppia in Germania (2,1). I già pochi dottori di ricerca, poi, tendono a lasciare il Paese al termine del loro percorso di studio. Si calcola che il 20% di loro trovino un’occupazione all’estero.

 

 

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