Firmato il contratto per il biodigestore, Scajola: "In funzione entro due anni"

Il presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, ha annunciato la firma del contratto per la realizzazione del biodigestore. Un progetto che affonda le sue radici nel 2012, quando un privato presentò la proposta, ma che ha richiesto anni prima di giungere alla fase operativa.

La gara d'appalto, avviata dopo numerose difficoltà decisionali, ha visto come unico partecipante la Idroedil, che si è aggiudicata il contratto rispettando tutte le procedure previste e ottenendo i pareri necessari dagli enti competenti. "È stata fatta una gara, ha portato a un vincitore, e alla fine si è arrivati alla firma di un contratto con scadenze precise e obblighi stringenti", ha dichiarato Scajola.

Secondo il presidente della Provincia, il biodigestore dovrà entrare in funzione entro due anni, con la possibilità di anticipare l’attivazione di un primo lotto, che prevede una discarica di servizio. Questo consentirebbe di ridurre fin da subito i costi dello smaltimento dei rifiuti, evitando il conferimento in altre province, come Savona e Genova.

Una volta completato, il biodigestore porterà un risparmio stimato tra i 30 e i 35% rispetto all’attuale costo dello smaltimento, pari a circa 2 milioni di euro all’anno. "Si tratta di un risultato significativo", ha sottolineato Scajola, "in un settore spesso caratterizzato da superficialità e reticenza nel prendere decisioni".

Il contratto, ha concluso il presidente, è chiaro e dettagliato, con penalità previste in caso di inadempienza. "Tutte le procedure sono state rispettate e il progetto ha ricevuto le necessarie approvazioni. Siamo certi che il cronoprogramma verrà rispettato".