Botta e risposta senza esclusione di colpi nel giorno di Santo Stefano tra il senatore sanremese di Fratellil d’Italia Gianni Berrino e l’ex candidato alla presidenza della Regione Liguria per Indipendenza (il partito dell’ex Msi e An Gianni Alemanno) Alessandro Rosson. Il “dissing” tra i due – che ha poi coinvolto anche i sostenitori di Berrino – è partito dal post del senatore che ha rilanciato la ricorrenza del 26 dicembre 1946, dato in cui fu fondato il Movimento Sociale Italiano.
Il post di Gianni Berrino che ha suscitato la polemica
“Sotto questo simbolo – ha scritto il senatore postando la foto della fiamma simbolo del Movimento sociale e di Fratelli d’Italia, che si pone in continuità con la storia del partito simbolo della destra italiana – nacque 79 anni fa il Movimento Sociale Italiano. Sotto questo simbolo è iniziata la mia passione politica e la mia prima candidatura nel 1980. Sotto questo simbolo la destra italiana si è riunita e si è evoluta fino a passare il testimone a AN. Sotto questo simbolo hanno fatto politica italiane e italiani. Patriote e patrioti e, quello che siamo oggi, lo dobbiamo anche a questo simbolo. Buon compleanno MSI”.
Rosson: “Cari fratellini restituite la fiamma non siete degni”
Seguono commenti altrettanto entusiastici da parte – ad esempio – dell’ex sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca (“Questo simbolo è la nostra storia, chi oggi si avvicina a noi deve avere presente che esistono principi assoluti . Si porta rispetto delle idee altrui, pretendiamo lo stesso da tutti per noi”) o del consigliere comunale di Sanremo Antonino Consiglio (“Ho seguito le orme di mio Papà fin dalla giovanissima età, ancor oggi non posso dimenticare”) e poco dopo arriva il commento caustico di Alessandro Rosson: “Cari fratellini restituite la fiamma, perché non ne siete più degni. Avete peggiorato la legge Fornero e buttato miliardi per la guerra in Ucraina, ma in compenso sul blocco navale e taglio della accise siete andati bene”. Un commento ironico che non è piaciuto al senatore che ha prontamente replicato.