Ex Caserma Camandone

Giovani Democratici: "I CPR sono luoghi dell'orrore"

"Le testimonianze li indicano come veri e propri lager. Sono il fallimento dello Stato nel gestire le migrazioni"

Giovani Democratici: "I CPR sono luoghi dell'orrore"
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Non si arresta la polemica sollevata dalla decisione del Viminale, quasi certa, dell'apertura di un CPR (Centro di Permanenza per il Rimpatrio), nella ex Caserma Camandone, a Diano Castello. Sulla questione intervengono anche i Giovani Democratici della Provincia di Imperia, la sezione giovanile del Partito Democratico, guidati dal segretario provinciale Joele Corigliano. 

 

Giovani Democratici contro il CPR alla Camandone

«Noi Giovani Democratici, sia a livello territoriale sia nazionale- si legge in una nota firmata da Corigliano- , abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà ai CPR, che non esitiamo a definire come luoghi dell’orrore. Inoltre, come ben ha affermato il Consigliere regionale PD Enrico Ioculano: l’inutile centro di permanenza per il rimpatrio è arrivato e a pagarne il prezzo sarà l’area del dianese”.  Le nostre proteste non sono servite a molto, il governo Meloni, tramite il Ministro Piantedosi, ha scelto di imporre sul nostro territorio un Centro di permanenza per il rimpatrio . Basta cercare le testimonianze di chi in questi famosi CPR vi è entrato e ha potuto denunciare lo stato pietoso della loro amministrazione e delle condizioni di trattamento delle persone recluse».

 

 

«I centri sono dei veri e propri lager»

«Un’inchiesta sul CPR di Milano- continua la nota stampa-  aveva rivelato come gli stessi ex operatori riportavano testimonianze drammatiche, paragonando il CPR di Milano a un vero e proprio lager. Noi Giovani Democratici non solo chiediamo che il Ministero torni indietro sui propri passi e rinunci all’istituzione di un nuovo CPR nel territorio dianese, ma chiediamo, ancora una volta, la chiusura di tutti i CPR sul territorio nazionale. I lager non sono la soluzione, ledono la dignità individuale delle persone e disonorano le istituzioni italiane. I CPR, infatti, sono il fallimento dello Stato che, dopo molti proclami, non è in grado di gestire il fenomeno migratorio in maniera seria. È ora che la destra lasci da parte gli slogan elettorali- conclude-  e si impegni seriamente per gestire il fenomeno, se ne è capace»

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