Giovanni Ramoino (Gruppo misto) punta il dito contro amministrazione bordigotta: "Se questo è un porto..."
"Le foto scattate stamani (in calce) raccontano un'altra storia, molto diversa dai proclami annunciati in pompa magna sui media locali dagli amministratori"
Giovanni Ramoino su scalo bordigotto: "Se questo è un porto..."
Il senso di una comunità non è fatto di proclami - esordisce così il consigliere comunale di Bordighera Giovanni Ramoino, Gruppo misto a riguardo della disastrosa situazione in cui versa il porto della cittadina- né di celebrazioni, inaugurazioni e feste. È invece cura di tutto ciò che c’è o che accade sul proprio territorio. Si esprime nei comportamenti quotidiani, a partire dalla gestione del patrimonio comune: ad esempio il porto cittadino di Bordighera.
"Realtà diversa dai proclami in pompa magna"
"Promesse ne sono state fatte molte da questa amministrazione - continua - durante gli ormai quattro anni e mezzo di mandato: dalla sistemazione e il relativo rimessaggio degli strumenti di lavoro dei pescatori, da un manufatto per esporre e vendere il pescato direttamente al porto, fino alla pulizia dei luoghi e la sicurezza delle imbarcazioni. Le foto scattate stamani - argomenta amaro, riguardo agli scatti da lui raccolti - raccontano un'altra storia, molto diversa dai proclami annunciati in pompa magna sui media locali dagli amministratori.Cumuli di immondizia abbandonati contro i muri del porto, rottami di attrezzature, ormai fuori uso, accantonati nei piazzali, fino a tutta l'attrezzatura necessaria al lavoro quotidiano dei pescatori lungo le banchine, in una disordinata esposizione.
Dignità nei nostri valori
"Serve un'ordinaria pulizia, nessuna straordinaria dimostrazione di efficienza una tantum, servono locali per il rimessaggio ordinato, curato e salubre, degli strumenti in uso ai pescatori, serve dotare il porto di un efficiente sistema di pulizia quotidiana; insieme ad un sistema di sicurezza adeguato. Tra i nostri valori - conclude il consigliere - c’è l’orgoglio e la dignità di una comunità, l’appartenenza a tradizioni profonde e uniche, che non possono vacillare per l'incuranza di chi provvisoriamente amministra il patrimonio comune, che avrebbe il dovere di curare"
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