Acque agitate

Golpe nel Pd di Imperia. Il Segretario Paolo Berlanda: "Atto grave e inaccettabile, valuterò se dimettermi"

Il golpe ha visto eleggere il nuovo capogruppo del Pd nella persona di Loredana Modaffari 

Golpe nel Pd di Imperia. Il Segretario Paolo Berlanda: "Atto grave e inaccettabile, valuterò se dimettermi"
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Il golpe ha visto eleggere il nuovo capogruppo del Pd nella persona di Loredana Modaffari

Il golpe nel Pd imperiese

Il segretario del Pd imperiese Paolo Berlanda interviene sul golpe che ha portato a eleggere la nuova capogruppo.

"In merito agli ultimi avvenimenti e alle dichiarazioni apparse, anche attraverso i media, che coinvolgono il Partito Democratico della città di Imperia, in qualità di segretario del Circolo cittadino debbo assolutamente intevenire per fare chiarezza per i nostri iscritti, le nostre elettrici e i nostri elettori.
Il cambio del capogruppo del 10 giugno NON è un avvicendamento concordato bensi un'iniziativa presa in autonomia, seppure consentita dal regolamento comunale: si tratta di un atto grave e inaccettabile, in palese difformità con quanto stabilito dal Circolo cittadino fin dall'ingresso dei tre consiglieri provenienti da Imperia Rinasce e confluiti nel gruppo consiliare del Partito Democratico.

Il Circolo cittadino ha infatto votato, all'unanimità e fin da subito, due delibere nelle quali si affermava che l'ingresso dei 3 nuovi consiglieri si collocava all'interno delle regole del PD, che le iniziative di particolare rilievo e la comunicazione esterna andavano condivise, stabilendo inoltre espressamente che ogni modifica al gruppo consiliare andava concordata con il Direttivo stesso.

Ciò non è avvenuto: in diverse occasioni le modalità e i contenuti con le quali sono stati affrontati temi di rilevante interesse per la città si sono svolte senza un adeguato confronto all'interno del partito, abituato ad approfondire gli argomenti e a portarli all'esterno in modo unitario.

Nella mia veste di segretario ho adottato un'azione di tolleranza e dialogo, volta a rendere omogenea e quindi unitaria l'azione politica, attraverso incontri per affrontare le novità che si sono manifestate durante il mio mandato.

E' evidente che ciò non ha pagato e non è stato sufficiente al punto che negli ultimi giorni è maturata l'escalation che ha portato alla modifica dell'organizzazione del gruppo consiliare.

Per evitare tale presa di posizione avevo ribadito ai protagonisti i precedenti atti deliberati dall'organo direttivo, atti che chiunque si voglia fregiare di rappresentare il Pd in consiglio comunale deve rispettare. E' stata inoltre offerta una ulteriore disponibilità al dialogo a condizione del rispetto sostanziale delle decisioni assunte dal Direttivo, mettendo a disposizione anche il mio mandato se questo dovesse essere necessario. A nulla è valso e senza nessuno scrupolo si è arrivati a questa azione dirompente, con la quale i tre consiglieri che l'hanno effettuata si pongono oggettivamente al di fuori del partito democratico.

Porto piena solidarietà alla consigliera Deborah Bellotti che ha sempre operato come capogruppo, nel rispetto degli organi di partito e con il massimo impegno, per portare avanti la politica di opposizione seria e non settaria, nonostante le difficoltà da lei più volte segnalate.

Il Direttivo e tutti i suoi componenti sono informati della situazione e, come sempre, mi rimetto ad essi per procedere nell'interesse di tutti coloro che rappresentiamo.

Dopo un necessario confronto a tutti i livelli sarò in grado di valutare le nuove azioni da intraprendere fino, come anticipato, a mettere a disposizione se necessario il mio mandato."
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