Il caso politico

Guerra Toti-Viale: la maggioranza si spacca sull'app Immuni

L'opposizione punta il dito "Percepiamo un certo imbarazzo"

Guerra Toti-Viale: la maggioranza si spacca sull'app Immuni
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La richiesta pervenuta a Regione Liguria dal ministero di diventare capofila nella sperimentazione dell'app immuni ha creato un vero e proprio caso politico: la maggioranza, che vede il governatore Giovanni Toti favorevole - nell'esclusiva eventualità che vengano maturate le condizioni giuste per l'avvio del progetto - e il blocco compatto della Lega che parla di scenari orwelliani, è frammentata.  Il duello si focalizza sul presidente, che ha accolto, due giorni fa, la richiesta come "Il riconoscimento per il lavoro svolto fino ad ora"  sulla sua vice, Sonia Viale, che tra l'altro ricopre la carica di assessore alla Sanità che non ha usato mezzi termini "I Liguri non saranno cavie del governo". In un clima che inizia già, nonostante manchino le date per le elezioni regionali, a profumare di campagna elettorale, le forze politiche che compongono il consiglio regionale ligure sono in fermento, in seguito alla "guerra sull'app Immuni" che infuria tra la maggioranza.

"Percepiamo un certo imbarazzo"

Gli ultimi ad essere intervenuti sulla questione sono i Pentastellati "Sulla sperimentazione dell'app "Immuni" - comunicano i consiglieri M5S Tosi e Melis -, la maggioranza di centrodestra pare avere le idee confuse: mentre Toti dice convintamente "sì" e Giampedrone fedelmente gli fa eco, ecco arrivare Viale che, con tutta la Lega a darle man forte, dice "assolutamente no". L'assessore alla Sanità si spinge addirittura ad accusare il Governo di voler "sbolognare" la sperimentazione del progetto su Regione Liguria, trasformando i liguri in "cavie" (cit). Francamente - aggiungono - non capiamo questo avvilente teatrino politico e dunque la domanda sorge spontanea: ma la maggioranza è d'accordo o no sull'adozione di un supporto informatico che potrebbe aiutare a tracciare il Sars-Cov-2, permettendoci dunque di avere un quadro più chiaro del contagio nella nostra regione? Toti e Viale hanno o no una visione condivisa in materia di Sanità? Dalla nota stampa diramata oggi - affondano i due grillini - dal presidente di Regione percepiamo un certo imbarazzo: al via libera dei giorni scorsi, ecco il comunicato che tenta di mediare tra il "sì" entusiasta delle prime ore e il "no" secco degli alleati. Anche il centrodestra non è “immune” da cortocircuiti. Peccato che qui si dimentichi invece il vero nocciolo della questione: la salute dei liguri deve avere la priorità su ogni polemica. E in questo periodo storico senza precedenti, va data assoluta precedenza, nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini e della propria privacy, a tutte le misure utili ad arginare o prevenire la diffusione del contagio".

"Ma si parlano o si fanno solo la guerra?"

Duro affondo anche da parte del Partito Democratico, che nella giornata di oggi ha già stigmatizzato la frattura dell'alleanza Viale-Toti  intervenendo sulla questione (ed evidenziando anche un ulteriore motivo di disaccordo tra il presidente e i suoi alleati, il garante dei detenuti),  ma che non perde un'ulteriore occasione per colpire quello che ormai sembra essere il ventre molle dell'amministrazione regionale "La maggioranza si parla o preferisce farsi la guerra a distanza? Il presidente del Consiglio regionale Piana (Lega) - affermano i consiglieri dem- continua a rinviare il ritorno in aula con continui approfondimenti, che si susseguono da circa un mese e il presidente della Giunta Toti lo critica su Facebook. In un giorno è la terza volta che la Lega e Toti si dividono: prima sulla app Immuni, poi sul Garante dei detenuti e adesso sulle modalità di svolgimento del Consiglio regionale. Ma Toti lo sa che in Consiglio comanda la sua maggioranza e il Gruppo del PD ha chiesto, da tempo, di tornare a lavorare in aula, come oggi ha fatto per esempio la Regione Lombardia? ". Questo terzo "spacco" registrato su FB mostra una giunta regionale incrinata, quantomeno per la giornata di oggi. Per ora tace un'altra anima della maggioranza, a livello nazionale molto vicina alla Lega: FDI, che conta nel parlamentino l'assessore al Lavoro, ai Trasporti e al Turismo, il sanremese Gianni Berrino.

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