"Il budget Asl non è sufficiente per il pronto soccorso dell'ospedale di Bordighera"
Sansavini: "Certamente non vogliamo che l’aspetto economico sia quello che fa mancare la qualità di ciò che faremo"
"Budget non sufficiente per il pronto soccorso dell'ospedale di Bordighera"
Il budget di 848mila euro che Asl 1 elargirà al gruppo Gvm Care & Research per coprire i costi del pronto soccorso non è sufficiente. A dichiararlo, in serata, a margine della firma del contratto che dà il via alla privazione dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, è stato Ettore Sansavini, presidente del partner privato Gvm Care & Research.
Le affermazioni del presidente del partner privato Gvm Care & Research
“Non è sufficiente e questa è stata una delle discussioni - ha affermato -. Diciamo, però, che troveremo la soluzione anche nel budget unico, che ci verrà affidato. Certamente non vogliamo che l’aspetto economico sia quello che fa mancare la qualità di ciò che faremo. Può darsi che faremo qualcosa in meno, ma in maniera qualificata, in modo da dare garanzia ai cittadini”. Come risolverete il problema della carenza di medici e infermieri? "E’ un domanda estremamente importante - dice Sansavini - e alla quale è molto difficile rispondere. E’ chiaro che il nostro compito è quello di cercare medici e infermieri, e di convincerli sulla bontà di un progetto che possa dare a loro soddisfazione professionale”.
Non sembra, invece, rappresentare una possibile fonte di concorrenza il futuro ospedale unico, che si aprirà a Taggia
“Credo che gli ospedali non siano mai sufficienti - ha detto -. Si tratta di valutare bene l'integrazione degli ospedali: non si può pensare a un pronto soccorso a Bordighera, che possa equivalere al pronto soccorso del San Martino, anche perché sarebbe veramente una sfortuna per i cittadini, in quanto il pronto soccorso e l'ospedale devono dare sicurezza e specializzazione, e per questo ci vogliono anche il giro degli ammalati, i medici e gli specialisti. Quindi bisogna saper scegliere il programma giusto, la collocazione giusta, dell’ospedale”.
Fabrizio Tenerelli