Il caso delle tessere pagate in Fratelli d'Italia, Calcopietro: "Non permetto dubbi su atti di rilevanza penale"
L'intervento nel corso del Consiglio comunale
"Non permetto a nessuno di dubitare o insinuare il dubbio, che in campagna elettorale siano stati commessi atti che possano avere rilevanza penale, così come da voi neanche tanto velatamente sottolineato quando dite che ‘tale modus operandi potrebbe gettare ombre rispetto alla correttezza delle recenti operazioni elettorali e amministrative’”.
Lo ha detto l’assessore al turismo e manifestazioni, Serena Calcopietro (FdI), questa sera, in Consiglio comunale, a margine della discussione della mozione della minoranza, che all’unanimità ha chiesto al sindaco Flavio Di Muro (Lega) di toglierle tutte le deleghe, dopo lo scandalo sulle cosiddette “tessere pagate di Fratelli d’Italia”.
Il caso è nato, dopo che è stato reso pubblico un audio con cui il fidanzato di Calcopietro
Gianluca Ascheri, figlio di Gianni Ascheri, consigliere comunale di maggioranza, con il quale lanciava una campagna tesseramenti, garantendo la copertura della spese delle tessere, a quanto pare per favorire la futura candidatura della stessa alle regionali. “Sulla mozione di sfiducia mi permetto di segnalare che spetta solo e soltanto al sindaco, decidere a chi revocare o assegnare le deleghe - ha aggiunto - ed è a lui che rimetto la decisione sulla mia permanenza in questa amministrazione. Lo ringrazio per l’impegno con cui ha seguito la mia attività. Quando da neofita ho deciso di intraprendere questo percorso l’ho fatto con l’ingenuità”.
Ed ha aggiunto: “Mi amareggia constatare come una vicenda confinata ai rapporti interni di una parte politica sia stata strumentalizzata per una campagna denigratoria nei miei confronti, atta a sminuire quanto finora realizzato nella mia attività amministrativa, portata avanti sacrificando parte della mia attività lavorativa, tuttavia risarcita dai risultati raggiunti”.
Enzo Di Marco (Fratelli d'Italia)
A prendere la parola in consiglio comunale, per FdI, è stato Enzo Di Marco: “Ho fatto un accordo con Ascheri - ha detto - Parlerò solo io”. E l'ha fatto, a nome del gruppo, per rimarcare la fiducia nei confronti dell'assessore: ”Si è già discusso fin troppo di quanto accaduto in questi giorni - ha detto Di Marco - Colgo l'occasione per affermare la completa fiducia nei confronti dell'assessore Calcopietro e che, visti i risultati ottenuti con il suo operato, riconfermiamo anche oggi. Forse qualcuno, vista l'ambita posizione dell'assessore Calcopietro, sta cercando di screditarla in tutti i modi e di screditare il suo operato”.
Le dichiarazioni del sindaco Flavio Di Muro
"Non reputo eticamente giusto che le eventuali colpe di altri debbano ricadere sulle altre persone. E allora vorrebbe dire che se l’assessore si deve dimettere per questo, allora qualche consigliere comunale si dovrebbe dimettere perché magari suo padre ha fatto un abuso edilizio. Se l’assessore Calcopietro non è stata raggiunta da avvisi di garanzia, da condanne, e allora se non può fare l’assessore lei, ditemi voi se un soggetto può fare il sindaco di una città condannato per reati contro la pubblica amministrazione, se questo soggetto magari lo può fare se arriva una sentenza di riabilitazione del tribunale". E conclude: "Oppure, secondo voi si deve dimettere un assessore che non ha ricevuto nessun tipo di avviso o si deve dimettere un sindaco che ha ricevuto una commissione di accesso per infiltrazioni mafiose?".
Fabrizio Tenerelli