“Una volta sui vecchi tram di Milano al posto di guida era affisso un cartello su cui era scritta la frase ‘Non disturbare il manovratore’. Stessa cosa vogliono i politici di centrodestra: non disturbateli, nemmeno quando si fanno i fatti loro o stravolgono le regole, non scritte o stampate in neretto, della democrazia. Ma d’altra parte cosa puoi dire a un conducente che va dritto per la sua strada senza guardarti neppure in faccia”. Così il segretario cittadino del Pd di Imperia Paolo Berlanda.
I ‘pasdaran’ del Sindaco pro-tempore tentano di dividere le opposizioni in cattivi e ‘meno cattivi’, con affermazioni al limite dell’adorazione mistica del capo. Ognuno ha, legittimamente, toni e accenti diversi in aula e in città. Ma si rassegnino, il PD ha un solo obiettivo: rappresentare il centro di una coalizione ampia e coesa per cambiare la Storia di questa città e dell’intera Provincia.
Le elezioni regionali hanno dimostrato come Imperia sia pienamente contendibile. Non solo il PD è il primo partito in città ma un suo candidato è risultato il più votato in assoluto.
Un dato che né l’inveire del primo cittadino né gli sguaiati attacchi dei suoi sottoposti possono cambiare.
Da Imperia a Genova la costante degli ‘uomini del fare’ è urlare, ridurre gli spazi democratici nelle aule consiliari e sul territorio, usare le istituzioni per fare propaganda in assenza di risultati. Il ‘modello Liguria’ per Bucci è stabilire chi abbia titolo o meno, bontà sua, di sedere in consiglio regionale, per il nostro primo cittadino è quello proposto dall’ex presidente patteggiatore Giovanni Toti.
Al posto del libro dell’ex presidente – dimissionario e prossimo ad essere dichiarato ineleggibile – ‘Confesso, ho governato’ (!!!), consigliamo al Sindaco di presentare una bella serie di racconti – rigorosamente liguri – di Bruno Morchio, ‘Bacci Pagano cerca giustizia’. Nella terra che presenta una delle maggiori incidenze di reati a livello nazionale sarebbe stato assai più appropriato.
Come si è governato negli ultimi 9 anni lo abbiamo vissuto, ahimè, sulla nostra pelle mentre la giustizia talvolta si è fermata a 2 passi dal traguardo, per un motivo o per un altro. Cambiano i volti ma i problemi rimangono”.