Imperia: governo congela 18 milioni, sindaci sotto choc in Liguria
Sindaci sotto choc: si tratta di diciotto milioni di euro che resteranno "congelati" fino al 2020, a Imperia servivano per la ciclabile e il parco urbano
Sindaci sotto choc
"È una decisione che ci preoccupa molto. Avevamo preparato un crono-programma preciso e andremo avanti per la nostra strada". Così il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, commenta la decisione del governo di sospendere le convenzioni del Bando periferie prevista nel Decreto Milleproroghe, con un emendamento già approvato in Senato. In soldoni, per il Comune di Imperia si tratta di diciotto milioni di euro che resteranno "congelati" fino al 2020, quest'ultimi destinati innanzitutto alla realizzazione della pista ciclabile sull'ex sedime della ferrovia; quindi alla realizzazione del Parco urbano e altri interventi.
Afferma Scajola
"Nonostante la sospensione, le tempistiche rimangono infatti invariate, per cui continueremo a lavorare e faremo tutto ciò che è di nostra competenza. Se a Roma prevarrà alla fine una logica disfattista, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità - ancora Scajola -. Nel mio discorso programmatico in Consiglio Comunale avevo sottolineato come la sfida per il rilancio di Imperia avrebbe dovuto fare i conti anche e inevitabilmente con lo scenario nazionale".
Conclude il sindaco
Conclude: "Dal giorno del mio insediamento abbiamo lavorato intensamente sul progetto della ciclabile, con le modifiche di cui siete a conoscenza. L'ultima importante riunione c'è stata solo pochi giorni fa. Adesso capiremo i passi da compiere, confrontandoci anche con gli altri sindaci che hanno dovuto incassare questo brutto colpo. Imperia ha perso tanto terreno negli ultimi anni e decisioni di questo tipo non fanno che ritardarne il rilancio”.
Interviene l'Anci
«Ci preoccupa la sospensione delle convenzioni del Bando Periferie, anche alla luce degli oneri sostenuti per la progettazione e per l'avvio di alcune delle opere previste». È quanto ha affermato il presidente ANCI Antonio Decaro, in riferimento al testo contenuto in uno degli emendamenti del decreto Milleproroghe, approvato lunedì in Senato.
L’emendamento in questione è il 13.2 (testo 2), che al punto 01-bis riporta: “L'efficacia delle convenzioni concluse sulla base di quanto disposto ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 maggio 2017, nonché delle delibere del CIPE n. 2 del 3 marzo 2017 e n. 72 del 7 agosto 2017, adottate ai sensi dell'articolo 1, comma 141, della legge n. 232 del 2016, è differita all'anno 2020. Conseguentemente, le amministrazioni competenti provvedono, ferma rimanendo la dotazione complessiva loro assegnata, a rimodulare i relativi impegni di spesa e i connessi pagamenti a valere sul Fondo sviluppo e coesione”.
Alla Liguria sono state assegnati circa 111 milioni di euro per la riqualificazione delle periferie, così suddivisi:
- 39.998.616 alla Città Metropolitana di Genova;
- 18 milioni al Comune di Genova;
- 18 milioni al Comune di Imperia;
- 17.998.370,59 al Comune di Savona;
- 16.983.627,83 al Comune di La Spezia.
In Liguria
Con questi fondi, si è potuto intervenire sulla riqualificazione di importanti siti periferici della regione, come ad esempio, il parco urbano e la pista ciclabile a Imperia (18 milioni); Villa Zanelli a Savona (18 milioni); l’ex area Tarros a La Spezia (17 milioni); Villa Grimaldi, il mercato di piazza Tre Ponti, il centro civico di Buranello, i Magazzini del Sale, l’ex mercato del Campasso e il Chiostro della Certosa a Genova (18 milioni).
Per la Città Metropolitana di Genova, gli interventi previsti riguardano: ristrutturazioni di scuole e loro adeguamento antisismico, mitigazione del rischio idrogeologico, sistemazioni idrauliche e ristrutturazioni stradali nei Comuni di Busalla, Campo Ligure, Campomorone, Ceranesi, Isola de Cantone, Masone, Mele, Mignanego, Ronco Scrivia, Rossiglione, Sant’Olcese, Savignone, Tiglieto, Vobbia e la stessa città di Genova, per complessivi 40 milioni di euro.
L’Ufficio di Presidenza ANCI Liguria esprime forte preoccupazione per l’importanza strategica che queste opere rivestono non solo per i 4 Comuni capoluogo e per tutti quelli coinvolti, ma anche perché a cantieri ormai avviati e a bilanci già impegnati, il danno che si provocherebbe assumerebbe proporzioni di gran lunga superiore ai 111 milioni di interventi totali previsti dal Bando Periferie.
Grazie a questi cantieri, inoltre, si stavano finalmente generando opportunità di lavoro importanti in tutta la regione.
L’Ufficio di Presidenza, in stretta collaborazione con i Comuni coinvolti e ANCI nazionale sta sollecitando i Parlamentari liguri affinché si attivino per scongiurare quella che si configurerebbe come una grave sciagura per l’intero sistema Liguria.