In anteprima i rendering della nuova passerella di Ventimiglia. Foto
La bozza del progetto è stata presentata, stamani, dai tecnici del raggruppamento temporaneo di professionisti, che si è aggiudicato l'incarico
I particolari della nuova passerella di Ventimiglia
Sarà lunga circa 130 metri ed ha come caratteristica principale quella di essere stata progettata con campata unica, ovvero senza pile in alveo, in modo da garantire una maggiore sicurezza all’attraversamento, rendendo più difficile la possibilità di un crollo, in caso di piena. Si tratta della nuova passerella sul fiume Roya di Ventimiglia, la cui bozza progettuale è stata presentata, stamani, in sala consiliare, dai tecnici del raggruppamento temporaneo di professionisti, che si è aggiudicato l'incarico della sua progettazione, formato dalle società: Exa Engineering Srl, di La Spezia; Sipal Spa, di Torino; KK Architetti Associati, di La Spezia. La nuova passerella sostituirà quella crollata la notte del 2-3 ottobre scorsi, in seguito all'alluvione del fiume Roya.
Alla presentazione c'erano, oltre al sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino e a una delegazione della giunta e del consiglio, anche una rappresentanza dei progettisti. In particolare, gli ingeneri: Sabatino Tonacci ed Eugenio Pulsinelli (Exa); l'ingegnere Adriano Turso (Sipal) e gli architetti Tiziana D'Angelantonio e Simone Maggia (KK Architetti). "La passerella non ha pile in alveo. Per risolvere i problemi idraulici abbiamo adottato questa soluzione drastica, progettando una passerella a campata unica - ha affermato Tonacci, durante la presentazione -. Ha un’altra singolarità: presenta una sezione variabile, che va da circa due metri, a cinque in mezzeria. Inoltre, la trave che rappresenta la passerella è un percorso che ha una leggera pendenza: si arriva al centro e poi si scende".
Prosegue: "Il concetto di questa passerella nasce dal fatto che noi volevamo una forma essenziale, una forma pulita che si integrasse in un territorio anche questo molto caratterizzato da alcune linee, come sono quelle orografiche, le linee delle colline, dei monti. Questa essenzialità l’abbiamo trasferita anche nel nostro design. La trave ha una essenzialità anche strutturale, infatti la resistenza è là dove serve. Man mano che mi allontano verso il centro deve avere più resistenza e quindi l’ampiezza diventa maggiore. Le linee cercano sia da un punto di vista cromatico che grafico di integrarsi nel territorio. Replichiamo la tipologia di questo percorso anche sugli argini, che vengono rialzati. Soprattutto in sponda sinistra, dove la situazione è più critica, rialziamo l’argine con lo stesso materiale: corten, acciaio con trattamento naturale”.
La scelta metrico-cromatica dell’acciaio corten, che interesserà passerella e sponde, è dettata dalle proprietà di resistenza del materiale in ambiente fluviale e marino, dalle crome appartenenti alla gamma delle terre dominanti nel paesaggio di riferimento e dalla volontà di ricercare, per quanto distanti, relazioni di continuità con quanto già realizzato sul Nervia anche in ragione del futuro collegamento tra i due fiumi attraverso il completamento del tracciato della Ciclovia Tirrenica e del lungomare.
Con lo scopo di ridurre l’impatto volumetrico della passerella rispetto a via Trossarelli, si è pensato di allontanare lo sbarco del ponte andandogli incontro in sponda destra con una struttura in calcestruzzo a sbalzo capace di contenere anche le rampe di accesso rimanendo sopra il livello di piena duecentennale.
In spalla sinistra, dove l’arrivo della passerella godrà di maggior spazio, sarà creata un’area di sosta, una terrazza panoramica sul fiume con vista privilegiata sul centro storico, ricavata sfruttando meglio l’area spartitraffico che fa da ingresso a piazza Libertà prevedendo limitate modifiche alla viabilità che dovranno essere oggetto di condivisione con l’amministrazione.
Tre passerelle crollate a Ventimiglia
- La prima passerella in ferro, su progetto dell’ingegnere Giacomo Vallerga, è stata costruita nel 1893 e nel 1943, durante l’occupazione tedesca, venne demolita dai nazisti per costruire cannoni.
Tra il 1950 e il 1951, il Genio Civile provvide a costruire la seconda passerella, questa volta in cemento che il fiume Roia distrusse il 14 novembre del 1958 durante una disastrosa alluvione;
Terza passerella costruita nel 1960 crollata nella notte tra il 2 e il 3 ottobre scorso
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