“L’ennesimo episodio, un incendio nell’accampamento abusivo, ha fatto infuriare il sindaco che, ancora una volta, ha lanciato l’ennesimo proclama: tolleranza zero, sgombero immediato, contatti con il nuovo prefetto”.
A parlare è Tiziana Panetta
della segreteria politica della Federazione Civica di Ventimiglia. Il riferimento è all’incendio avvenuto, ieri, sul greto del fiume Roya, dove sorge la baraccopoli dei migranti. “In realtà – aggiunge – è pacifico che prefetto e forze dell’ordine, nonostante le difficoltà, continuano a presidiare il territorio con serietà e impegno. Il problema, semmai, è che il sindaco e l’amministrazione devono avere una visione politica precisa: non inutili e dispendiosi interventi per tamponare, ma passare ai fatti”.
A detta di Panetta: “Per i proclami e le promesse è andata bene in campagna elettorale, infatti il sindaco è stato eletto e governa, ma non è più sufficiente; non si può continuare a blindare tutto con chiusure e inferriate; non si possono spendere somme per sgomberi di accampamenti che, puntualmente ritroviamo pochi metri più avanti”.
Nel mirino ora c’è la sicurezza, anzi l’insicurezza
“E’ un dato di fatto; nell’ultimo periodo, abbiamo assistito inerti non solo a degrado e violenza, ma a veri e propri episodi criminali; la città ha cambiato volto, ma in negativo: aggressioni, furti, violenze, incendi, campeggi improvvisati, violenze sessuali in pieno centro; spaccio nei giardini pubblici, rapine a mano armate: purtroppo l’elenco è lungo ed il risultato è che la città è sempre più insicura ed abbandonata a se stessa, con soggetti che stanno diventando i nuovi titolari del territorio. Ciò che fa infuriare è proprio il sindaco, che si infuria che, ancora una volta, si limita a dire ‘tolleranza zero’: ma cosa significa? In oltre due anni e mezzo di amministrazione il motto “torna sicura Ventimiglia” è rimasto solo nel programma elettorale, perché Ventimiglia è – purtroppo – ancora più insicura ed ancora meno vivibile”.
Conclude Panetta: “Il sindaco sicuramente avrà già preso atto del proprio fallimento, ma è difficile da ammettere, soprattutto quando si è impostato il proprio impegno su questo argomento, come ha fatto lui, con la sua nota filiera. La città merita di essere vissuta, difesa e rispettata, i cittadini meritano di più”.
F.T.