Indennità indebitamente percepite dagli assessori: per il sindaco ha sbagliato il funzionario
Dopo l'esposto di Fabio Perri alla Corte dei Conti, contro l’indebita percezione del compenso di assessore da parte di 3 assessori su quattro
Il sindaco difende a spada tratta i propri assessori
“La legge prevede che siano i funzionari e non gli amministratori a mettere mano al Bilancio. Probabilmente hanno inserito i dati nel computer in modo errato. Difendo a spada tratta l’operato dell’ente e dei funzionari, che possono anche aver commesso involontariamente degli errori, che poi sono stati riparati. Ma in tutta questa partita gli assessori e i consiglieri sono stati corretti”.
Così il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi (in corsa per il secondo mandato) replica alla notizia dell’esposto che il consigliere di minoranza (e candidato sindaco), Fabio Perri ha presentato alla Procura della Corte dei Conti, segnalando l’indebita percezione del compenso di assessore da parte di tre assessori su quattro, che secondo quanto denunciato avrebbero percepito l’indennità di carica in misura piena (anziché la metà), mentre continuavano a svolgere l’attività lavorativa come dipendenti a tempo indeterminato, senza aver chiesto l’aspettativa.
Le dichiarazioni di Biasi
“Sono andato a vedere i documenti - aggiunge Biasi - e i consiglieri e assessori, che ringrazio per la loro onestà e serietà, hanno rispettato gli adempimenti di legge, presentando un’autodichiarazione e un curriculum attestanti la propria posizione”.
A detta del sindaco, nel 2022, dopo che la funzionaria che aveva inserito i dati è andata in pensione, colei che è subentrata a tributi e finanze, si è accorta che i calcoli degli emolumenti agli assessori non erano corretti. “Appena comunicato agli assessori, chi direttamente e chi chiedendo la rateizzazione, si sono subito adoperati come prevede la legge, affinché fosse stato fatto in modo rapido”.
Fabrizio Tenerelli