le manovre verso il voto

Ingenito sfiduciato a Bordighera, Grassano (Pd): “Ora serve voltare pagina”

“Non basta dire che avevamo ragione: chi ora guida il Pd e le forze civiche di questa città ha una grande occasione: si mettano a un tavolo"

Ingenito sfiduciato a Bordighera, Grassano (Pd): “Ora serve voltare pagina”

Non basta dire che avevamo ragione: chi ora guida il Pd e le forze civiche di questa città ha una grande occasione: si metta a un tavolo, si inizi a discutere e a lavorare per far voltare definitivamente pagina a Bordighera”.

Lo dichiara l’ex segretario del Pd  a Bordighera, Niccolò Grassano

che interviene sull’odierno ribaltone in Comune, con nove consiglieri di maggioranza e opposizione che hanno firmato dal notaio la sfiducia all’attuale sindaco della cittadina delle Palme, Vittorio ingenito (lista civica di centrodestra Bordighera Vince). “Il sindaco di Bordighera si è dimesso, sfiduciato dalla sua maggioranza. Sono stato, durante il suo primo mandato, segretario del Partito Democratico di Bordighera – aggiunge -. Anni complicati, in cui a chi faceva opposizione non si replicava nel merito, e in cui si scambiava la critica all’amministrazione come lesa maestà”.

Fine estate 2019

L’allora vicesindaco, in un post su Facebook, a seguito della nascita del Governo Conte I, insulta il Pd e implicitamente la Presidenza della Repubblica: decidiamo di denunciare l’accaduto”.

Quello che accadde le settimane successive: “Dimostrò tutto il modo di fare di quell’amministrazione: comunicati contro la mia persona, tentativi di buttarla in caciara: ‘e allora Di Maio?’, fotografie fatte di nascosto ai nostri banchetti, persone che si avvicinano e ti danno all’orecchio consigli che sembrano altro”.

Conclude Grassano

Ma non mollammo, e insieme a tutte le minoranze, dimostrammo compattezza e demmo una prima, piccola, scossa a una maggioranza allora già fragile. Nel 2023 questa maggioranza ha rivinto le elezioni per 9 voti, lo 0.2%, nonostante l’appoggio dei partiti di centrodestra. A leggere le dichiarazioni, sembrava si trattasse di un plebiscito. Ma un sistema di potere così concepito e così sviluppato non può reggere a lungo, e anzi non può che finire schiacciato su se stesso”.