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Ioculano su Rai 2, Ballestra: "Nostro sindaco andato soltanto ad autocelebrarsi"
Ventimiglia - Ho seguito ieri sera su Rai 2 , l'ennesima riprova di quanto veramente la sinistra riesca a mistificare la realtà, e a far apparire salvo che per le persone che ne patiscono le conseguenze le cose veramente al contrario cercando di trarne dei vantaggi a scapito della collettività tutta.
Ieri sera il nostro sindaco è andato a autocelebrare le sue sfide, quasi quasi se uno vivesse lontano da questa città ci potrebbe credere. Questo ragazzo che diventato sindaco a 28 anni ha meritato la vittoria per la lotta alla mafia, e ancor di più che la sua condotta nella gestione del fenomeno migratorio sia sofferta ma esemplare.
Veramente inquietante continuare a far passare inosservato il fatto che la città per la quale lui dovrebbe adoperarsi poiché ingiustamente commissariata per mafia, merita un riscatto morale, non per suoi meriti poiché lui ha solo speculato ingiustamente sulla questione dello scioglimento, poi dichiarato illegittimo dal consiglio di stato, attribuendo a chi forse, in quanto a moralità e correttezza amministrativa potrebbe dargli molte lezioni, il titolo di mafioso, esibendo in campagna elettorale manifesti a dir poco vergognosi che nulla hanno a vedere con l'azione politico amministrativa di chi ambisce a fare del bene alla propria città.
Altro argomento il fenomeno migratorio gestito con i piedi dalla politica nazionale della sinistra di cui lui è rappresentante locale, da bravo fedele uomo di partito ha risolto un po di problemi ai suoi capi di Roma in attesa di meritata ricompensa,con un cinismo degno dei più navigati e vecchi politici, rovinando inesorabilmente Ventimiglia senza la minima reazione per difendere il suo territorio, anzi accomodando l'azione del governo dell'accentrare tutto quello che umanamente ed economicamente sta diventando insopportabile per la città.
Per fortuna la stessa Rai 2 ha trasmesso sempre ieri sera su Ventimiglia quella che è la reale e vergognosa situazione in cui versa il territorio.
Giovanni Ballestra