Il caso a ventimiglia dopo la sconfitta di moranito a camporosso

Isnardi chiede la testa di Parodi al sindaco Di Muro? "Nessuno può mandarmi via, neppure il sindaco"

Il segretario cittadino di Ventimiglia di Fratelli d’Italia, avrebbe chiesto al sindaco la testa del consigliere di maggioranza Parodi

Isnardi chiede la testa di Parodi al sindaco Di Muro? "Nessuno può mandarmi via, neppure il sindaco"
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Il segretario cittadino di Ventimiglia di Fratelli d’Italia, Ino Isnardi avrebbe chiesto al sindaco della città di confine, Flavio Di Muro, la testa del consigliere comunale di maggioranza Roberto Parodi, pena l’uscita di maggioranza dei consiglieri del proprio partito, dopo il caso scoppiato all’indomani della sconfitta elettorale del candidato sindaco di Camporosso, Maurizio Morabito.

Parodi, che è sempre stato un convinto sostenitore di Morabito (centrodestra di area Cambiamo-Toti)

ha puntato il dito sul “voltafaccia”, a sua detta, di Fratelli d’Italia, reo di aver appoggiato il sindaco uscente, Davide Gibelli (civico, di area Pd), che poi è stato confermato al terzo mandato.

Tutto ha avuto inizio, alcuni mesi fa

quando alla presentazione del logo di Gibelli, si sono presentati pure Fabio Perri, membro del direttivo provinciale e Veronica Russo, consigliere regionale del partito di Giorgio Meloni. In lontananza c’era pure Ino Isnardi. Parodi, senza mezzi termini, ha chiesto a Fratelli d’Italia la testa di Isnardi, per avere appoggiato un candidato di area Pd anziché uno di centrodestra ovvero Morabito.    

"Nessuno può mandarmi, neppure il sindaco"

A me non risulta, comunque nessuno può mandarmi via, neanche il sindaco. Io sono stato eletto dal popolo e in apparentamento, con l’elettore che ha votato Parodi in questa maggioranza e in ogni caso nessuno può mandare via Parodi, né dalla maggioranza, né dal Consiglio comunale. L’unico metodo è sfiduciare il sindaco e a quel punto vanno a casa tutti e quanti”.

Così il consigliere Parodi risponde sulle indiscrezioni che parlano di un aut-aut di Isnardi al sindaco.

“Parodi comunque non vive di politica - prosegue -. In ogni caso non si candiderà mai più, perché non ha intenzione di essere complice di questa schifezza di politica. Mi occuperò ancora di sindacato per i frontalieri, ma mai più mi schiererò da una parte o dall’altra. Ribadisco la ia fiducia al sindaco e a questo punto avanzo io delle richieste: che ci sia parità di rispetto di tutte le forze politiche e di incarichi e di ruolo, cosa che non è avvenuta dal primo giorno ad oggi. Non è escluso che richieda io un rimpasto di Giunta. Personalmente voterò tutte le pratiche in Consiglio comunale, non contro, ma tengano presente che non ci dovrà mai essere uno ammalato o assente, altrimenti rischiano di andare sotto e non parteciperò al voto. Tra l’altor, non è escluso che sarò solo. Ci deve essere parità di diritti verso tutte le liste in maggioranza”.

E tornando alla richiesta di sfiducia su Parodi

Se Fratelli d’Italia vuole questo - aggiunge - garantisco la mia firma, prima della loro, alla sfiducia non del sindaco ma dei partiti maggioranza. In questo momento mi si sta facendo l’analisi ai raggi x per trovare qualcosa che non vada nel mio comportamento, anche con fatti che sono gravi. Se questa è una forma di ricatto, trovano un rivoluzionario sindacalista da sempre, pronto a battersi con tutti le sue forze”.

Ma secondo Parodi: "Camporosso è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, tutto deriva dalla prima riunione e dallo sconto con Isnardi quando si dovevano decidere incarichi e deleghe. Si è arrivati quasi alle mani, alcune volte, in Consiglio di maggioranza, su alcuni provvedimenti. Io sono stato buono e zitto, per un anno intero, per non rovinare la campagna elettorale di Morabito. E’ poi arrivata quella questione lì, ma c’è una fotografia che parla da sola (riferito alla foto della presentazione del logo di Gibelli, ndr). Più chiaro di così non questione. Ora esiste un vero problema politico chiedo che vengano ridiscussi tutti gli equilibri di maggioranza e pari dignità per tutti i componenti comprese liste civiche, senza il dominio dei partiti politici. E io non chiedo alcun assessorato per me”.

Fabrizio Tenerelli

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