Stop all'attività

La Fondazione dell'Orchestra Sinfonica risponde ai sindacati

Ecco perché a ottobre non si suona. Il cda della Sinfonica spiega cosa succede

La Fondazione dell'Orchestra Sinfonica risponde ai sindacati
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Con una nota stampa, il cda della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo risponde alla sigla sindacale FIALS che denunciava, nelle scorse ore, lo stop alle attività per i musicisti, decisione presa, secondo i sindacalisti, senza fondamento e con ipocrisia.

Ecco perché a ottobre non si suona: parla il cda dell'Orchestra Sinfonica

Lo scrivente Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, così come già ribadito in occasione dell’ultimo incontro, avvenuto alla presenza delle organizzazioni sindacali, tiene a precisare che la sospensione delle attività artistiche per il mese di ottobre ha come unica motivazione l’improvvisa indisponibilità del Teatro del Casinò. E’ attualmente in corso da parte del CdA la ricerca di location alternative che permettano il corretto svolgimento delle attività concertistiche per i mesi di novembre e dicembre p.v.

Preme altresì sottolineare come il CdA, oramai da parecchie settimane, si stia adoperando, unitamente al Direttore Generale, per la ricerca di idonei spazi, che possano rispecchiare le esigenze ed il prestigio della stessa Orchestra, tenuto conto anche della sostenibilità economica delle singole esibizioni. L’intento del CdA è quello di attuare tutte le misure possibili per superare il momento di difficoltà
legato all’emergenza Covid-19 e per tutelare nel migliore dei modi i lavoratori e la Fondazione stessa, nonchè di ripartire non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, con la piena attività in location adeguate, si rimarca, sia per il prestigio dell’orchestra che per le esigenze del pubblico.

Si fa altresì presente che il Palafiori, pur essendo stato assegnato con voto unanime del Consiglio Comunale, di fatto, entrerà nella piena disponibilità della Fondazione solo a decorrere dal prossimo mese di gennaio 2021. Si puntualizza ancora che, allo stato, i volumi di detto impianto, sono tuttora nella disponibilità del Comune e, solo grazie all’interessamento dell’amministrazione, sarà possibile svolgere le audizioni di Area Sanremo nei predetti locali. Gli incontri con i giovani artisti avverranno singolarmente ad orari ben definiti, attuando tutte le misure necessarie ed imprescindibili alla salvaguardia della salute, sia dei singoli partecipanti, nonché dei membri della commissione esaminatrice. Ovviamente il tutto in totale assenza di pubblico e/odi accompagnatori.

A differenza delle passate edizioni i corsi di formazione, proprio per evitare assembramenti, non si terranno in presenza ma, viceversa, saranno svolti on line. Con riferimento, invece, al trattamento economico dei lavoratori, certamente, in qualche misura penalizzati, si fa presente che il CdA della Fondazione si è reso disponibile ad integrare il Fondo di Integrazione Salariale con una quota aggiuntiva del 20% rispetto all’intero periodo di utilizzo del predetto ammortizzatore sociale. A differenza di quanto attuato dalla maggior parte delle aziende le retribuzioni sono sempre state anticipate ai lavoratori senza dover attendere le tempistiche di erogazione da parte degli istituti
pubblici.

In un momento di grande difficoltà, come il periodo storico che stiamo vivendo, si reputa che il CdA abbia attuato tutte le forme di tutela a garanzia dei propri dipendenti, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni governative ed in pieno rispetto dei DPCM che si sono susseguiti nei mesi. Non può nemmeno sfuggire la reale situazione pandemica che, negli ultimi giorni, stà risconvolgendo il normale andamento della quotidianità. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo

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