Botta e risposta

La furia del sindaco Conio: «Basta attacchi beceri a me e alla mia famiglia»

"Comportamento irresponsabile di Progettiamo il futuro. Hanno diffuso la carta di identità di mia madre"

La furia del sindaco Conio: «Basta attacchi beceri a me e alla mia famiglia»
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Il sindaco di Taggia, Mario Conio, non ci sta e ribatte all'attacco del gruppo di opposizione Progettiamo il Futuro (Gabriele Cascino, Giuseppe Federico e Davide Caldani) con una conferenza stampa convocata a stretto giro da quella della minoranza.

 

La furia del sindaco Conio

«Sono stanco degli attacchi beceri rivolti alla mia persona e alla mia famiglia. Per questa ragione- ha annunciato il primo cittadino di Taggia- ho incaricato il legale Roberto Carfagno di tutelarci in ogni sede opportuna». Casus belli le pratiche edilizie che il sindaco di Taggia avrebbe eseguito, in qualità di architetto, sul territorio comunale di Taggia (contrariamente a quanto preclude il comma 3 dell'articolo 78 del Testo Unico degli Enti Locali). E un frangente preoccupante per il primo cittadino: in un comunicato stampa, il gruppo Progettiamo il Futuro ha allegato un documento in cui era chiaramente visibile la carta di identità della madre del sindaco.

 

«Diffusi i dati sensibili di mia madre»

«Non tollero questi comportamenti irresponsabili- ha detto Conio- . Dalla scorsa domenica, tutti potrebbero accedere ai dati sensibili di mia madre, che è una donna di 78 anni. Ha già avuto degli attacchi di panico e vive una situazione di paura. Io sono già stato sottoposto alla scorta dinamica da parte dei Carabinieri. Non vorrei che determinate problematiche si ripresentassero. Per questo ho informato i Carabinieri delle mie preoccupazioni. Ho segnalato quanto avvenuto anche al Prefetto».

 

L'accesso agli atti

Il sindaco ha chiarito la sua posizione: dal 2017 al 2020, lo studio associato Conio, che gestiva insieme al padre Francesco- deceduto drammaticamente durante la pandemia Covid-, il 26 marzo del 2020, non ha eseguito lavori sul territorio comunale di Taggia. Lo ha fatto il padre, contrariamente a quanto affermato dall'opposizione, con propria posizione contributiva e partita Iva. Nel maggio del 2020 il primo cittadino ha comunicato al Consiglio comunale che, per senso di responsabilità, avrebbe assunto la direzione dei lavori per cinque pratiche riferibili al padre, già approvate. Il resto dei documenti prodotti dalla minoranza sono accessi agli atti. «Ho il diritto di eseguirli, come qualsiasi altro cittadino».

 

Le pratiche presentate dal sindaco

Conio si "autodenuncia" per due pratiche, le ultime in ordine cronologico (tra cui la trasformazione di un garage in alloggio per permettere al figlio di stare vicino alla nonna) per le quali avrebbe presentato due comunicazioni di inizio lavori non scontabili di alcuna approvazione. Il sindaco risulta sia proprietario degli immobili che progettista.

«L'ho fatto- afferma- per non nascondermi dietro a un dito. Per non essere ipocrita. Il mio nome compariva già negli atti in qualità di proprietario. Ora, se il sindaco avesse dovuto esercitare pressioni, le avrebbe dovute esercitare in qualità di tecnico? Non gli basta essere il proprietario? Pronto a spiegare le mie ragioni anche all'Ordine degli Architetti».

Per il legale di Conio, il Tuel identifica una questione politica o al massimo deontologica. Che riguarda, però, Mario Conio come architetto e non come sindaco. Al vaglio il resto configurabile in una querela. Il legale annuncia che potrebbe essere diffamazione.

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