La presentazione di Luca Lanteri sindaco a Imperia: foto, interviste e gossip politico/ Terza Parte
"Imperia è l'unico capoluogo di provincia (in Liguria, ndr) a non essere di centrodestra, in questo momento. Per noi, dunque, è importante, perchè crediamo che questa debba tornare a essere una grande città a livello nazionale".
"Imperia è l'unico capoluogo di provincia (in Liguria, ndr) a non essere di centrodestra, in questo momento. Per noi, dunque, è importante, perchè crediamo che questa debba tornare a essere una grande città a livello nazionale".
L'onorevole Edoardo Rixi (Lega), dall'hotel Miramare di Imperia, per presentare la candidatura a sindaco dell'architetto Luca Lanteri, ha ribadito l'importanza riportare Imperia in mano al centrodestra.
(POCHE ORE DOPO LA REPLICA AL CENTRALE CON L'EX MINISTRO SCAJOLA)
L'attuale giunta del sindaco Carlo Capacci (indipendente, di area moderata), infatti, è stata fino al novembre scorso appoggiata dal Pd. "L'avevamo detto in tempi non sospetti che come Lega avremo appoggiato un candidato civico - ha aggiunto Rixi - che potesse rappresentare il centrodestra unito, così come in Regione".
E riferito all'ex ministro Claudio Scajola: "Chi vuole spaccare il centrodestra, non può trovare accordi con noi. Oggi c'è stata una scelta di campo". Sul fatto che la questione Imperia (per il conflitto con l'ex ministro Claudio Scajola che ha deciso di correre con una propria lista) sia finito sul tavolo nazionale: "Salvini e Berlusconi in questi giorni parlano di tante cose ed hanno parlato anche di Imperia - ancora Rixi -. Abbiamo un simbolo, quello di Forza Italia, sul candidato Lanteri che è una scelta importante, segno di compattezza. A noi non interessano i progetti individualistici, ma ci vuole gioco di squadra".
Sul candidato Lanteri che tre anni fa, era comparso allo stesso Hotel Miramare di Imperia, stavolta per un aperitivo in favore del candidato alle regionali per il Pd, Raffaella Paita: "Si vede che è maturato - ha detto Rixi -. Tre anni fa anche qualcun altro non ha appoggiato il centrodestra (riferito sempre a Claudio Scajola), in maniera non trasparente".
INTERVISTA EDOARDO RIXI
"Forza Imperia è un simbolo pieno di Forza Italia. Lo abbiamo già usato nello stilema del tricolore in molti capoluoghi di Regione, ricordo 'Forza Cagliari', 'Forza Taranto' e 'Forza Cosenza' e forse lo useremo anche per Ancona. Lo abbiamo utilizzato spesso e dev'essere autorizzato dal partito nazionale, con delega notarile. Lo abbiamo voluto utilizzare anche a Imperia, perchè assieme a quella politica di forza Italia, dà anche la giusta connotazione civica, che consentirà alla lista di ospitare tutte le sensibilità che nascono nel territorio".
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a Imperia, alla presentazione del candidato sindaco del centrodestra, Luca Lanteri, smentendo chi sostiene che la dicitura "Forza Imperia", sia in realtà un appoggio di Forza Italia a metà.
"C'è stata una scelta di partito di appoggiare un candidato scelto dalla dirigenza locale di Forza Italia, assieme a Lega e Fratelli d'Italia. Quello che applichiamo a Imperia è un sistema con cui abbiamo vinto a Savona, Genova e Spezia, che deve portare una nuova politica, un nuovo modello amministrativo, che predilige la squadra sull'individualità. Non è un progetto che si piega ad ambizioni personali".
VIDEO INTERVISTA GIOVANNI TOTI
Toti su Claudio Scajola e la spaccatura del centrodestra
"Non credo che spaccare il centrodestra, come ha fatto qualcuno sia la cura, ma è la malattia e i guai di questa città che sicuramente la perseguitano da molti anni, non possono certo essere curati da altri, se non da una coalizione nuova, con un senso nuovo della politica".
Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, così commenta l'iniziativa dell'ex ministro Claudio Scajola, di spaccare il centrodestra a Imperia, in vista delle comunali di giugno.
"A me spiace che ci sia qualcuno che si candida contro uno schieramento di cui ha fatto parte per molto tempo, ma qui prevale oggi una politica diversa - ha aggiunto Toti - fatta da persone che si mettono al servizio, ma nessuno è indispensabile; con una classe dirigente e nessuno in prima fila, con partiti che sanno dialogare tra di loro, senza che la politica sia al servizio di qualcuno".
E poi. "Chi ritiene di essere buono per tutte le stagioni, che la politica sia al proprio servizio e non dei cittadini; di essere sempre la soluzione, perchè al di fuori della propria idolatria non esiste altro, non credo possa fare del bene né allo schieramento per cui ha militato, né al centrodestra e sono sicuro che gli elettori lo comprenderanno".
Telefonata tra Di Maio e Salvini: Berlusconi all'angolo?
"La telefonata tra Di Maio e Salvini era pienamente annunciata e concordata con tutti i leader del centrodestra, nel vertice di Arcore. Fa parte delle trattative indispensabili per trovare una mediazione parlamentare che dia i numeri a un possibile governo da offrire al Presidente Mattarella".
Lo ha dichiarato il governatore della Liguria, Giovanni Toti, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se questa telefonata tra i due leader di partiti non avesse per caso messo all'angolo Berlusconi.
"Il segretario Salvini, il più votato del centrodestra .- ha aggiunto Toti - è stato incaricato da tutti i leader di costruire possibili alleanze ed è assolutamente normale che si confronti con gli altri leader parlamentari".
VIDEO INTERVISTA A MARCO SCAJOLA
"Qui non c'è un derby in casa Scajola. Quindi, Scajola sindaco da una parte o candidato dall'altra. Bisogna, invece, parlare della città e della squadra. Avremo dei candidati che conosco bene e Luca Lanteri è stato uno dei più bravi assessori che questa città ha avuto".
Lo ha dichiarato l'assessore regionale di Forza Italia, Marco Scajola, alla presentazione di Luca Lanteri sindaco a Imperia. Sulla presa di posizione dello zio Claudio, ex ministro, che correrà con una propria lista avverte: "Non nascondo amarezza per questa scelta di mio zio, assolutamente legittima, anche per un sentimento di amore verso la sua città, ma credo che forse la cosa migliore sarebbe stata correre tutti uniti e lavorare assieme".
E ancora: "Non voglio accusare nessuno, mio zio è stata una persona che ha fatto tantissimo per questa città e il suo ruolo di ministro è stato preziosissimo per questo territorio. Dico solo che ha effettuato delle scelte che si antepongono al percorso di quel centrodestra unito e compatto che ancora ieri Berlusconi ha ribadito a Roma, davanti al Presidente Toti, al senatore Gasparri e al senatore Biasotti".