"La sinistra lo sa che i rave party sono illegali?"
Il senatore Gianni Berrino difende le norme. "Sinistra antepone l'ideologia alla tutela dei diritti"
Il senatore sanremese Gianni Berrino (Fratelli d'Italia) interviene a margine delle polemiche scaturite dal primo decreto del nuovo governo di centro destra, contro i rave party, che ha scatenato l'opposizione, una certa parte della magistratura e suscitato, "a casa" una certa ironia. Nel frattempo il governo sarebbe già al lavoro per modificare il decreto.
Decreto rave party "Un passo avanti sui diritti"
«Sui rave party -dichiara il senatore- era necessario un intervento del governo e lo conferma il fatto che da tempo era atteso un provvedimento che frenasse l'organizzazione di raduni, che in pratica diventano un inno all'illegalità. Senza considerare la gravissima violazione del diritto alla proprietà privata, che gioverebbe ricordare è garantito dalla nostra Costituzione. Per questo il decreto del governo è un importante passo in avanti sul fronte della tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini»
"La sinistra è consapevole che i rave party sono illegali?"
«Al tempo stesso -continua- sono risibili le proteste della sinistra che parla di deriva antidemocratica o, nel caso di alcuni esponenti della magistratura, di chi invoca una stagione di resistenza costituzionale. Infatti, al di lá degli aspetti tecnici, che potranno essere discussi nel corso dei lavori parlamentari, deve essere chiaro un punto: la sinistra è consapevole che i rave party sono illegali?»
"Ideologia anteposta ai diritti"
«Che è indispensabile tutelare e difendere la proprietà privata? Su questo attendiamo risposte, perché - conclude Berrino- come al solito la sinistra antepone le ideologie alla legittima tutela dei diritti dei cittadini, con il solo obiettivo di attaccare il governo»