Deputato scrive al Prefetto di Nizza

L'autovelox di Trucco diventa un caso nazionale in Francia

Le multe vengono recapitate anche con quattro o cinque mesi di distanza e molti trasportatori non vogliono più recarsi in val Roya

L'autovelox di Trucco diventa un caso nazionale in Francia
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Il deputato delle Alpi Marittime Alexandra Masson, membro della commissione per lo sviluppo sostenibile e la pianificazione territoriale, ha scritto al prefetto di Nizza, Hugues Moutouh, affinché si faccia capo con le autorità italiane della “insostenibile” situazione in cui versano molti automobilisti francesi che vivono o transitano in val Roya, nell’entroterra di Ventimiglia, a causa delle migliaia di multe dovute all’autovelox installato sulla statale 20, in frazione Trucco.

Verbali che vengono recapitati a distanza di quattro o cinque mesi

Sott’accusa c’è innanzitutto il limite di velocità che in quel tratto di statale, fuori dal centro cittadino, è di 50 chilometri all’ora, mentre a detta delle categorie dovrebbe essere di 70 chilometri orari. Tanto che il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, ha scritto ad Anas per innalzare il limite.

Tali denunce pervengono in grandi quantità, quattro-cinque mesi dopo la data del reato constatato. Così, per alcuni automobilisti francesi della Val Roya che si recano quotidianamente sulla costa, sono anche diverse decine le multe ricevute contemporaneamente”.

Un fenomeno che non riguarda solo il privato cittadino

ma pure diversi professionisti, tra cui una compagnia di scuolabus che viaggia tra Mentone, Breil-sur-Roya e Tenda, che ha già accumulato diverse decine di migliaia di euro. "Nel complesso, le conseguenze per la Val Roya, in piena ricostruzione dopo il disastro della Tempesta Alex dell'ottobre 2020, sono particolarmente forti - prosegue il deputato -. Diversi trasportatori non vogliono più effettuare consegne in Val Roya. I trasporti pubblici sono fortemente colpiti. Il costo finanziario per i residenti e le imprese diventano esorbitanti”.

La paura è che fino ad oggi sono stati notificati soltanto i verbali delle infrazioni commesse, a luglio e agosto

e chissà quanti ne dovranno ancora arrivare. “Se l’invio delle contravvenzioni dovesse continuare - conclude - la situazione potrebbe diventare insostenibile per i residenti. Chiedo pertanto il vostro intervento presso le autorità italiane per valutare la revisione del dispositivo di questo radar stradale”.

Fabrizio Tenerelli

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