“Io non metto in dubbio “qualsiasi iniziativa”: metto in discussione le iniziative gestite male, e senza garanzie, soprattutto quando coinvolgono milioni di euro pubblici”
“Dare del vile a un consigliere comunale è un atto gravissimo”
“Le parole dell’assessore Oneglio non solo sono fuori luogo: sono inaccettabili, perché colpiscono più per il tono che per il merito. Dare del “vile” a un Consigliere Comunale che esercita il proprio mandato di controllo è un atto gravissimo, che qualifica chi lo pronuncia molto più di chi lo riceve -inizia così la dura risposta di Luciano Zarbano dopo le dichiarazione di Gianmarco Oneglio”
“Qui non c’è alcuna confusione . prosegue Zarbano – c’è una città che ha già pagato errori clamorosi su progetti “innovativi” annunciati in pompa magna e poi finiti sotto la lente della Corte dei Conti. Questo è un fatto, non un’opinione. Far finta che non esista è comodo, ma profondamente irresponsabile. Ho solo posto una questione semplice e legittima: quando in questa città si sperimentano innovazioni costose e complesse, è doveroso valutarne metodo, sostenibilità, risultati attesi e precedenti.
Il problema non è associare i progetti: il problema è che questa Amministrazione non ha voglia di imparare dagli insuccessi che purtroppo possono accadere. E quando qualcuno osa ricordarlo, reagisce con insulti personali invece che con atti, numeri e risposte puntuali. Dire “ci sono studi” o “ci sono docenti universitari” senza rendere pubbliche carte, valutazioni, costi reali, rischi e responsabilità non è serietà: è solo fumo politico. La credibilità delle scelte non si difende con gli insulti, ma con i documenti.
L’esperienza del bus a idrogeno, oggi attenzionata dalla Corte dei Conti, non è una “suggestione mediatica”, ma un fatto oggettivo che impone prudenza, trasparenza e approfondimento. Ignorarlo sarebbe irresponsabile. La vera lesione al buon nome di Imperia è il controllo che questa Amministrazione vuole esercitare nei confronti dell’opposizione. A danneggiare Imperia è semmai l’idea che chi governa non debba essere messo in discussione o che il dissenso sia un problema da delegittimare. Il controllo democratico non lede il buon nome della città, lo tutela. È il messaggio arrogante che tenta di far passare ogni critica come un attacco alla città. È il clima intimidatorio verso chi chiede trasparenza. È la presunzione di infallibilità con cui si pretende il silenzio. Per quanto riguarda i presunti “esposti” e i “sospetti inesistenti”: asserzioni di pura fantasia.
Io non metto in dubbio “qualsiasi iniziativa”: metto in discussione le iniziative gestite male, e senza garanzie, soprattutto quando coinvolgono milioni di euro pubblici. Ed è esattamente quello che farò, anche in futuro. Con buona pace di chi confonde la politica con l’unanimismo e il confronto con l’obbedienza. Se questo infastidisce l’Amministrazione, è solo un problema politico loro.
Se l’Amministrazione ha ragione, lo dimostri con i fatti. Gli insulti, invece, sono solo la prova che le domande fanno paura. – conclude il consigliere”