EMERGENZA UMANITARIA

Migranti: dal sottosegretario Mulè l'ipotesi di riaprire il Parco Roya a max 90 stranieri

"L’ipotesi di un centro è quella che secondo me va ricercata, soprattutto nell’immediato e su questo abbiamo già delle idee"

Migranti: dal sottosegretario Mulè l'ipotesi di riaprire il Parco Roya a max 90 stranieri
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Spunta l'ipotesi di riaprire il Parco Roya

"L’ipotesi di un centro è quella che secondo me va ricercata, soprattutto nell’immediato e su questo posso assicurarvi, che già abbiamo delle idee e su queste idee stiamo lavorando per arrivare molto presto all’individuazione di un luogo dove in sicurezza, coniugando insieme le regole umanitarie e quelle di ordine pubblico”.

Lo ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, a Imperia

a margine del sopralluogo alla ex Caserma Crespi, intervenendo sulla tragedia di sabato scorso sull’A10, a Bordighera, in cui due migranti sono morti travolti da un furgone, mentre attraversavano la carreggiata e un terzo è rimasto gravemente ferito. Mulè ha poi indicato come ipotesi preferenziale quella di riaprire, per un numero massimo di 90 stranieri, il centro del Parco Roya, aperto nel 2016 e chiuso nell’estate del 2020, in concomitanza con l’emergenza sanitaria.

“Sono d’accordo sul fatto che è necessario un luogo - ha aggiunto -. Abbiamo cercato nei mesi scorsi, come sapete, di non avere un unico centro, cercando una soluzione che risiedeva nel fatto che i singoli comuni stabilivano delle aree. Ad oggi, devo dire che questa iniziativa procede con lentezza. L’ipotesi di un centro è reale, bisogna ragionarci rispetto alla necessità di garantire sicurezza, evitare assembramenti, ed evitare che si creino delle bolle in città per cui i cittadini, giustamente, sono preoccupati anche rispetto a quello che si vede esternamente”.

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