"No Zelensky al Festival": Rifondazione srotola 30 metri di bandiera arcobaleno
"Vera emergenza sono i governi. Sinceramente i pacchi bomba degli anarchici sono una quisquilia al confronto"
Il segretario nazionale di Rifondazione Comunista a Sanremo
“La lettera di Zelensky al Festival pensiamo che sia una scelta di propaganda di guerra. E’ un anno che va avanti questo conflitto e che l’opinione pubblica viene bombardata per convincerci a fare la guerra. Avrebbero dovuto invitare a Sanremo gli obiettori di coscienza russi e ucraini, che vanno in galera rifiutandosi di fare la guerra, non uno dei belligeranti”.
A dichiararlo è stato il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, che stamani in piazza Muccioli, a Sanremo, ha partecipato a una manifestazione per dire “no” alla guerra, durante la quale è stata srotolata una bandiera tricolore di circa trenta metri. “Bisogna smetterla di inviare armi, bisogna seguire la strada del cessate il fuoco e della trattativa. Sono morte già centinaia di migliaia di persone. L’escalation continua e rischiamo di arrivare a un conflitto nucleare. Inoltre, aumentano le spese militari e siamo di fronte alla follia. Invitare Zelensky ci sembra una scelta sbagliata”.
"Bombe anarchici quisquilie in confronto ai governi"
“La vera emergenza sono i governi, che pensano alla guerra al posto di pensare ai problemi della gente. Sinceramente i pacchi bomba degli anarchici sono una quisquilia al confronto. I nostri statisti o presunti tali sono le principali forze terroristiche, considerando che interi Paesi sono stati rasi al suolo dalla Nato, negli ultimi decenni”.
"Maggioranza degli italiani è contraria a coinvolgimento del nostro Paese in guerra"
Da piazza Muccioli, il segretario nazionale di Rifondazione Comunista interviene anche sulla borsa con proiettili e polvere da sparo all’interno, trovata in una traversa di via Fiume, a Sanremo. “Gli ucraini sono carne da cannone per la Nato, che vuole fare la guerra alla Russia di Putin. Noi siamo contro Putin e contro la Nato. Invitiamo gli artisti del Festival a portare una bandiera della pace, come quella che abbiamo portato noi, oggi, in piazza. Voglio ricordare che la maggioranza degli italiani, secondo i sondaggi è contraria al coinvolgimento del nostro Paese nella guerra eppure la maggior parte delle forze politiche di centrodestra e centrosinistra continua imperterrita a votare per la guerra, contro la volontà popolare”.
Fabrizio Tenerelli