Parcheggio La Fornace: "Conio lavora per i privati mentre è sindaco"
"Il rappresentante degli interessi pubblici ha svolto lavori da soggetti contraenti nel territorio del suo Comune"
Con una nota stampa che fa seguito al Consiglio comunale di ieri sera, a firma di Gabriele Cascino, il gruppo di opposizione taggese Progettiamo il Futuro, interviene nuovamente sul parcheggio a spirale a La Riviera Shopville, che avrebbe dovuto diventare pertinenza pubblica nel 2017.
Progettiamo il futuro attacca il sindaco sulla pratica del parcheggio La Fornace
In particolare, la suggestione dell'opposizione si concentra sul "doppio ruolo" svolto, secondo Progettiamo il Futuro- dal sindaco Mario Conio quale professionista e amministratore pubblico, asserendo che avrebbe seguito pratiche in virtù della sua professione (depositate al Catasto) in conflitto di interesse.
«II Sindaco con troppi suoi interessi (professionali) è in conflitto con quelli del Comune- scrivono- .Omette pubblicamente delle informazioni ai cittadini e "dimentica" il suo ruolo in favore della parte privata- scrive l'opposizione-II gruppo consiliare di opposizione "Progettiamo il Futuro" ha sempre posto a base della sua azione politica il benessere dei cittadini del Comune di Taggia. Un anno fa avevamo depositato una mozione in Consiglio Comunale per chiedere di attivare una procedura legale per ottenere dalla Fornace Srl (soggetto attuatore del centro di grande distribuzione prima Lecrerlc ora Conad sito in Via Privata Roggeri), gravemente inadempiente agli obblighi della convenzione urbanistica nel trasferire la proprietà e l'utilizzo di importanti beni immobili quali parcheggi ed opere pubbliche al Comune, la penale ammontante ad oltre 30 milioni di euro. La nostra richiesta era quella di invitare la Giunta comunale, il cui Sindaco a nostro giudizio aveva partecipato alle operazioni tecniche e professionale del complesso immobiliare, di ottenere comunque un risarcimento danni o altra utilità dal privato palesemente in ritardo».
«Il Sindaco affermava pubblicamente in seno al Consiglio comunale che riteneva infondato ed inopportuno chiedere la penale; lo stesso non aveva avuto nessun ruolo come professionista essendo stato il padre ad aver operato per conto del privato ed in ogni caso la procedura legale era di competenza degli uffici non potendo essere la parte politica, nella specie la Giunta ad operare nel senso richiesto nella mozione. Pertanto tutta la maggioranza votava negativamente».
«Il sindaco in conflitto di interessi»
«Oggi documenti alla mano, possiamo affermare, senza potere essere smentiti, che
invece il soggetto attuatore ha offerto al Sindaco e non agli Uffici, individuando
cosi nella parte politica il suo interlocutore, la somma di 40.000 euro per dieci anni oltre al pagamento delle spese passate e future di gestione dei parcheggi promessi e mai trasferiti al Comune, così smentendo le affermazioni del primo cittadino. Il Sindaco, sempre documenti alla mano, personalmente, quale professionista, ha presentato per conto del privato, il soggetto attuatore, in relazione al compendio immobiliare commerciale alcune pratiche alla locale sezione del Catasto. E' del tutto evidente- spiegano- e che nella convenzione urbanistica portata all'esame del Consiglio comunale, il Sindaco, probabilmente svolge, ma sicuramente ha svolto durante il suo mandato tutt'ora in corso il doppio ruolo palesemente in conflitto di interesse, di rappresentante degli interessi pubblici del Comune e di professionista, ovviamente retribuito del privato, in violazione inoltre del divieto legale di svolgere la sua professione nel Comune in cui è stato eletto».
La vicenda della penale
Un anno fa l'opposizione lamentava che il primo cittadino si fosse "scordato" di incassare la penale prevista per la mancata consegna al Comune dei circa 270 posti auto. La pratica è quella della convenzione tra il Comune di Taggia e la Fornace Srl per la realizzazione de La Riviera Shopville, firmata nel 2002, che avrebbe portato al comune, varie opere di oneri urbanistici, tra cui un parcheggio a spirale, nel tratto ultimo di via Bellini, da 270 posti auto. La convenzione prevedeva un termine massimo per l'atto notarile di trasferimento, non superiore ai sei mesi dall'avvenuto collaudo, superato il quale, la proprietà avrebbe dovuto pagare una cospicua penale. Nel 2005, due studi tecnici, tra cui quello del sindaco Mario Conio e di suo padre, attestano la fine dei lavori. A causa di alcune criticità strutturali emerse in seguito (principalmente infiltrazioni d'acqua) lo studio del sindaco collabora fino alla data del 13 aprile del 2017, il collaudo delle opere. Il primo cittadino attuale, sarebbe divenuto tale per il suo primo mandato, alcuni mesi dopo, nel giugno dello stesso anno. L'opposizione stimava la penale a 30 milioni di euro, ridimensionata dal sindaco in Consiglio comunale a stretto giro dalla denuncia di Progettiamo il Futuro.
Davide Izetta