Parco eolico: otto sindaci del Dianese scrivono a Bucci
I sindaci hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione per esprimere la loro ferma opposizione al progetto del "Parco eolico Monte Chiappa"

Otto sindaci del comprensorio dianese hanno firmato una lettera indirizzata al presidente della Regione Marco Bucci per esprimere la loro ferma opposizione al progetto del "Parco eolico Monte Chiappa". L'iniziativa, secondo i primi cittadini, comporterebbe modifiche infrastrutturali tali da compromettere l’equilibrio ambientale, economico e paesaggistico della zona.
A firmare la lettera sono il Sindaco di Andora Mauro Demichelis, quello di Cervo Natalina Cha, quello di Diano Arentino Paolo Sciandino, quello di Diano Castello Romano Damonte, quello di Diano Marina Cristiano Za Garibaldi, quello di Diano San Pietro Claudio Mucilli, quello di San Bartolomeo al Mare Filippo Scola e quello di Villa Faraldi Stefano Damonte.
Impatto ambientale e turistico
I firmatari sottolineano che il progetto "Imporrebbe opere infrastrutturali che di fatto stravolgerebbero la morfologia di territori già fragili, minandone per anni, o per sempre, l'attrattività turistica su cui stanno investendo le nostre amministrazioni e che rappresenta un serio piano economico per mantenere vivi quei luoghi".
Danni economici e paesaggistici
I sindaci si dicono non contrari alle energie rinnovabili, "Ma ribadiamo con forza che non può essere fatta compromettendo una economia solida e storica come quella agricola e olivicola e cementificando zone che sono oggetto di presidio paesaggistico, in aree naturali protette e non idonee.
Secondo i firmatari, il parco eolico non porterebbe i vantaggi prospettati che non compenserebbero i danni previsti: "Se rapportati alle conseguenze di anni di cantieri sul benessere e la salute di abitanti e turisti, alla perdita di areali produttivi olivicoli, alle modifiche orografiche richieste per il passaggio dei trasporti eccezionali, ai presumi bili danni per l'ambiente ed altre considerazioni di merito, di fatto non li rendano vantaggiosi per la nostra realtà".
Richiesta di un tavolo di confronto
Gli amministratori locali chiedono che le decisioni in materia di energia rinnovabile siano frutto di un dialogo con le istituzioni locali. "Auspichiamo un tavolo di lavoro condiviso per individuare soluzioni sostenibili e rispettose delle peculiarità territoriali", affermano nella lettera, dichiarandosi disponibili al confronto.