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Pd spaccato, cambiata serratura della sede, dissidenti "sfrattati"

Antonio de Bonis, Riccardo Giordano e Domenico Abbo in strada dopo che la serratura della sede del PD imperiese è stata cambiata

Pd spaccato, cambiata  serratura della sede, dissidenti "sfrattati"
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E' tempesta in casa PD dove la candidatura a sindaco di Imperia di Laura Amoretti, funzionario del centro per l’impiego della città, nonché consigliere regionale di parità, ha letteralmente spaccato il partito.

La serratura della sede del PD viene cambiata e i membri "dissidenti" del partito restano in strada

La situazione è degenerata quando oggi pomeriggio la serratura della sede storica del PD in via San Giovanni è stata cambiata e i quattro membri "dissidenti" del partito (Domenico Abbo, Riccardo Giordano, Antonio de Bonis e Diego Staccioli), che hanno presentato un ricorso alle Commissioni di Garanzia provinciale, regionale e nazionale del Pd, contro la candidatura a sindaco di Laura Amoretti, sono stati "chiusi fuori" dalla sede.

"Ci hanno cambiato le serrature come avete visto oggi pomeriggio per non permetterci di entrare. Riteniamo che sia una cosa gravissima." ha commentato Antonio de Bonis, "Non solo: ci è stato anche detto dalla segretaria regionale che il Segretario Generale ha telefonato dicendo che se noi faremo la conferenza stampa saremo mandati in commissione di garanzia per essere espulsi dal partito.".

"Noi andiamo fino in fondo perché siamo seri, la nostra storia parla per noi. Non siamo dei bruciabaracca"

"Volevo fare un appello agli iscritti, agli elettori e ai simpatizzanti del Partito Democratico perché mi rendo conto che queste diatribe non fanno bene al partito." ha aggiunto il sindaco di Pietrabruna Riccardo Giordano, "Sinceramente è vero che i panni sporchi si lavano a casa ma da qualche anno non c’è più né acqua né sapone nel partito. Noi abbiamo provato in tutti i modi a chiedere di rinviare quella decisione. Io personalmente ho chiamato il Segretario Provinciale, il Segretario Cittadino ma mi è stato risposto con una certa protervia che ormai i giochi erano fatti e allora noi che possiamo fare? Bisogna star zitti oppure dobbiamo portare avanti delle idee confidando che si possa ancora adesso riaprire una discussione?" e ancora, "il messaggio che voglio lanciare è che noi andiamo fino in fondo perché siamo seri, la nostra storia parla per noi non siamo dei bruciabaracca. Poi vediamo alla fine chi è dentro e chi è fuori del partito”

"Quando si fa un ragionamento per il candidato sindaco del capoluogo di provincia si inizia da una parte e si arriva dall’altra, cioè non ci sono parole scritte sul marmo: ci sono delle situazioni che cambiano e al mutare delle situazioni cambiano i contesti. Un centro destra così frammentato a un certo punto ha portato a fare una scelta più identitaria, più interna e quindi il nome di Domenico Abbo ci è sembrato quello più autorevole. Parla il suo curriculum, parla la considerazione che la gente ha di lui in città e non solo in città, per cui forza: Domenico Abbo candidato sindaco" conclude Giordano.

"La vicenda della porta chiusa penso sia una roba vergognosa che non esiste da nessuna parte"

"A dicembre mi è stata proposta la candidatura e ho un po’ temporeggiato poi ci ho ripensato e successivamente ho dato la mia disponibilità. Quando ho dato la mia disponibilità mi è stato detto che è troppo tardi." commenta Abbo, "In questi giorni sto avendo una serie di riscontri sulla mia persona che mi invitano a candidarmi, quindi andrò avanti su questa strada. Noi abbiamo una battaglia aperta nel partito che è una battaglia di ordine giuridico. Spiace dover ricorrere a questi mezzi per poter poi fare la battaglia politica ma se la battaglia politica deve passare attraverso questo, passiamo anche attraverso la battaglia giuridica." e ancora, "Noi andiamo avanti, vedremo alla fine: ci sono degli organi superiori perché non è il PD di Imperia che decide le sorti del PD di Imperia. Sono cose spiacevoli, adesso la vicenda della porta chiusa penso sia una roba vergognosa che non esiste da nessuna parte. Se si vuol fare politica ci si siede a un tavolo e si discute.

"Io non ho nessuna paura, anzi questa vicenda per certi aspetti mi stimola molto, mi permette di fare pulizia"

Domani sera ci sarà la direzione provinciale e ribadirò quello che è stato il mio cammino e il mio propormi e poi vedremo, non c’è nulla di chiuso: è una partita apertissima. Vedremo alla fine chi la spunta. Poi chiaramente se si decide in un senso o nell’altro per me va sempre bene: l’importante è che ci sia rispetto delle regole, cosa che al momento non è." prosegue Abbo, “Vorrà dire che questo partito alla fine o si ricompatterà o alla fine si spaccherà. Qualcosa verrà determinato.

Io non ho nessuna paura, anzi questa vicenda per certi aspetti mi stimola molto, mi permette di fare pulizia, di chiarire definitivamente come è gestito il PD di Imperia." e aggiunge, a proposito di Laura Amoretti, "Trovo strano che una candidata non esca, non faccia dichiarazioni, non faccia nulla. Ho visto oggi che ha fatto una lettera aperta alla cittadinanza. Io sono anche disponibile a fare un confronto con lei, quando vuole, sui temi della città, non ho nessun problema.

Non è una candidata del PD, non è una candidata che al momento ha messo su una coalizione e allora di cosa stiamo parlando? É una candidatura che ad oggi non solo è irrazionale ma per certi versi è anche un po’ assurda.".

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