Pd: Toti e Viale svendono la sanità pubblica
Il Pd Ligure a difesa della sanità pubblica: ecconl'intervento al vetriolo contro la privatizzazione dei tre ospedali tra cui il Saint Charles di Bordighera
Il Partito Democratico ligure lancia un ulteriore attacco alla giunta regionale, tramite una nota stampa, a margine della privatizzazione di tre ospedali, tra cui il Saint Charles di Bordighera: " Il Governatore Toti e l'assessore Viale svendono la sanità pubblica".
Pd: Toti e Viale svendono la sanità pubblica, la nota stampa
Il modello lombardo in salsa ligure è semplice: svendere la sanità pubblica, in assenza di una programmazione rigorosa in modo che i costi più onerosi vengano scaricati sul sistema pubblico, mentre i privati saranno liberi di operare sui servizi più remunerativi, facendo grandi utili con investimenti minimi.
È questo che la Giunta Toti e Viale si apprestano a fare nella nostra Regione aprendo le porte alla privatizzazione degli ospedali (si parte da Albenga, Cairo e Bordighera). Perché un conto è se i privati suppliscono alle mancanze della rete regionale e si integrano con essa per alcune specialità deccellenza, un altro è vendere interi nosocomi e privatizzare servizi fondamentali. Questa non è unintegrazione, ma una sostituzione, senza alcuna garanzia per gli utenti e per i lavoratori sotto il profilo contrattuale. Se manca una programmazione rigorosa sui servizi - come manca oggi in Liguria -, i privati avranno mano libera per scegliere i settori più remunerativi su cui operare, usando personale pubblico. E anche sa la Giunta ligure mette le mani avanti parlando di controlli, è bene ricordare che uno spezzatino degli ospedali come questo richiederebbe verifiche rigorose, che di solito vengono fatte sempre a posteriori e che comunque al momento restano piuttosto deboli. Non ci risulta, poi, che Alisa abbia individuato e potenziato delle strutture dedicate a questa funzione fondamentale. Mentre ha già preparato il bando per svendere gli ospedali.
Daltra parte lo schema è chiaro e si rifà al modello Formigoni che anche in Lombardia è stato superato: si fa a pezzi il pubblico, anche ciò che funziona bene smembrando i consultori, bloccando le nuova case della salute, creando conflitti con gli enti gestori dei malati cronici e con le pubbliche assistenze, scardinando il sistema virtuoso di distribuzione diretta dei farmaci salvavita, lasciando lievitare le fughe e la mobilità sanitaria per dire che il sistema regionale, da solo, non ce la fa e quindi è meglio rivolgersi ai privati.
A questo punto ci chiediamo: posto che coloro che si prenderanno gli ospedali liguri lo faranno per avere un tornaconto economico e non per spirito caritatevole, quale sarà la loro fonte di guadagno? Risparmieranno sulla qualità delle prestazioni, sul costo del personale oppure riceveranno qualche altra contropartita?