Pecora Nera e collettivo "No 5g" pronti a incontrare il sindaco di Sanremo

Lunedì 29 luglio la Pecora Nera e i comitati tutti del "No 5g" saranno accolti dal sindaco di Sanremo Alessandro Mager

Pecora Nera e collettivo "No 5g" pronti a incontrare il sindaco di Sanremo
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Lunedì 29 luglio la Pecora Nera e i comitati tutti del "No 5g" saranno accolti dal sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, per discutere i punti cardine della missiva che ha preceduto l'incontro.

Il collettivo Pecora Nera di Sanremo rivendica

il “Diritto alla salute e tutela dell'individuo rispetto a qualsiasi forma di sperimentazione". Si legge in una nota: "Con l'introduzione del 5G, e l'installazione selvaggia di antenne sul territorio di Sanremo, si è passati alla sperimentazione senza rispettare il principio di precauzione, presentando profili di incostituzionalità, violazione dei trattati europei e internazionali sui diritti umani. In particolare a Sanremo, la città pilota della sperimentazione (tra le prime in Italia), si rischia la salute delle persone e una situazione di non ritorno, quando ormai saranno installate sempre più antenne, come previsto dai piani di sviluppo del governo e del Pnrr".

Opinione del collettivo è di bloccare

qualsiasi nuovo impianti, in assenza di studi certi, a tutela della salute, garantendo il principio di precauzione. Sono una ventina i sindaci liguri che hanno preso una posizione contro l'innalzamento dei limiti.

Il collettivo Pecora Nera chiede in particolare al sindaco Alessandro Mager
di ripristinare tempestivamente, un approccio responsabile al tema delle emissioni elettromagnetiche, che sia basato sul principio di precauzione, nel quale il diritto alla salute viene posto dinnanzi agli interessi economici delle aziende private.

Chiede inoltre di:

a) assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, ai sensi e nel rispetto dell'articolo 32 della Costituzione;

b) promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione, di cui all'articolo 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell'Unione Europea;

c) assicurare la tutela dell'ambiente e del paesaggio e promuovere l'innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l'intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.

In concreto propone: - Adozione di qualsivoglia provvedimento atto a contenere nell'immediato l'esposizione della popolazione a valori di emissioni elettromagnetiche aumentati da due fattori, al fine di ripristinare i limiti previsti precedentemente.

1. Innalzamento dei limiti previsti per le emissioni elettromagnetiche da 6 v/m a 15 v/m in attuazione dell'Art. 10 D.Lgs. 214/2023;

2. Incremento esponenziale di fatto dato dalla metodica di misurazione basata sulla media delle 24h anziché sui 6 minuti di massimo traffico giornaliero in attuazione del D.L. 179/2012. - Istituire e promuovere una campagna informativa alla popolazione, riguardo ai rischi sulla salute.

Quando non sia possibile il diniego a nuovi impianti, valutare attentamente ogni richiesta di nuovi impianti sul territorio cittadino, è estremamente importante che il Comune, con l'ausilio di Arpal, controlli che i gestori aumentino le emissioni solo per la quota loro consentita, evitando l'installazione di nuovi impianti. - Evitare l'incontrollato montaggio di ripetitori su aree private, come sta avvenendo a Sanremo.

Si chiede di rispondere a tuffi i gestori/società proprietarie di torri, invitandole ad una " concertazione finalizzata all'installazione degli impianti su aree comunali " prive di rischio.

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