Progettiamo il futuro

Ponte ciclabile: «Cittadini a rischio e aumenti in bolletta»

Duro j'accuse del consigliere Giuseppe Federico. La struttura chiusa dal 13 ottobre e i lavori per il percorso alternativo non sono iniziati

Ponte ciclabile: «Cittadini a rischio e aumenti in bolletta»

Il consigliere di opposizione (Progettiamo il Futuro) nel Consiglio comunale di Taggia Giuseppe Federico interviene a margine della chiusura del ponte ciclabile, ex ferrovia, tra Arma e Riva Ligure.

 

Ponte ciclabile: j’accuse di Federico

Secondo il consigliere è ora che l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Conio intervenga per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, “dirottati” sulla statale Aurelia, dal cantiere per la demolizione e ricostruzione del ponte, al momento fermo, così come sono fermi i lavori per la realizzazione di un percorso alternativo che dovrebbe bypassare il ponte, chiuso dal 13 ottobre scorso dopo vari rinvii.

 

Nel quadro, il consigliere denuncia un’ulteriore criticità, ossia il costo del bypass per il collettore fognario, che al momento corre sotto al ponte che sarà demolito, inizialmente previsto nella passerella alternativa che avrebbe dovuto anche risolvere i problemi di viabilità, stralciata dal progetto in seguito ai ritardi accumulati nel primo lotto dei lavori, quello relativo al rifacimento degli argini.

Il costo è di circa 700mila euro che il consigliere prevede saranno recuperati da Rivieracqua, l’azienda incaricata, con un aumento delle bollette. Pertanto chiede che comune e Regione Liguria, ente appaltante, si attivino per contrastare l’eventualità.

«È inaccettabile – così  Federico – che, in un periodo in cui si parla tanto di sicurezza stradale e sostenibilità, non si sia ancora riusciti a garantire il passaggio in sicurezza di residenti, turisti e pendolari che quotidianamente utilizzano la ciclovia.
L’opera sarà anche di competenza regionale, ma viabilità, sicurezza e
informazione ai cittadini spettano all’Amministrazione comunale».

 

«Ormai – conclude – si procede da mesi senza chiarezza, con informazioni spesso contraddittorie, ma la realtà è fatta di cantieri infiniti, disagi e costi scaricati sui cittadini».

 

Lo stato dell’arte

L’opera, sei milioni di euro finanziati con il PNRR prevede la demolizione del ponte e la ricostruzione dello stesso, a campata unica, per liberare la foce del torrente Argentina e diminuire sensibilmente il rischio di esondazioni. Con i ritardi accumulati, anche per la più volte posticipata chiusura del tratto di ciclabile, è probabile che Regione Liguria perda i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tal caso sarà lo stesso ente a coprire con risorse proprie le operazioni.

Per quanto riguarda il passaggio ad anello alternativo, le amministrazioni coinvolte comunicano di avere eseguito tutti i compiti che spettavano loro, la progettazione e alcune opere minori. La palla, ora, passa a Regione Liguria.

Neo giorni scorsi, oltretutto, la Regione ha chiesto ai comuni di Taggia e Riva di firmare un’ordinanza preventiva di divieto di balneazione, propedeutica ai lavori per il bypass fognario. Tradotto, la data della prima picconata al ponte potrebbe essere vicina.