Prima uscita pubblica per Sanremo 2024

Il polo civico Sanremo 2024,  che sostiene Roberto Danieli alle amministrative sanremesi, alla prima uscita pubblica oggi, con un gazebo tra via Matteotti e via Escoffier, vicino alla statua di Mike. Occasione per incontrare i candidati e presentare il programma.

Gazebo informativo di Sanremo 2024

Tra le proposte del programma, maggiore attenzione verso la manutenzione del territorio e decoro urbano, il superamento della raccolta differenziata porta a porta, sostituita da bidoni interrati, un ufficio di pronto intervento pe rle piccole manutenzioni, uno spazzino di quartiere (e un vigile di frazione a Coldirodi, Poggio e Bussana), un servizio di trasporto pubblico, gratuito per anziani e studenti e maggiore attenzione alla sicurezza del territorio. Tra i primi candidati a uscire allo scoperto, il dipendente comunale Salvo Di malta, Antonio La Rocca, Bruno Marano, la dipendente INPS Antonella Cabrini e la psicopedagogista e formatrice Lucia Scesa. Presente anche, ovviamente, il candidato sindaco Roberto Danieli, 71 anni, ex manager di Casinò.

A tu per tu con i candidati

«Ci hanno sempre dato degli outsider, degli ultimi- dichiara Buno Marano, uno dei candidati a Palazzo Bellevue- . Dico che gli ultimi saranno quelli che hanno amministrato Sanremo negli ultimi 20 anni.  Saranno ultimi anche quelli che pensano di prendere voti distribuendo fave e salame ai cittadini (il riferimento all'inaugurazione del point elettorale di Andiamo! la lista civica di centro destra al fianco di Gianni Rolando, ndr).»

«Ritengo che in un movimento civico sia molto più facile argomentare di ciò che necessita la città- aggiunge Antonio La Rocca, candidato a sua volta-. Abbiamo un programma sulle varie strutture che necessita la città.  Purtroppo, l'ordinaria amministrazione sta diventando un evento straordinario. Noi sapremo da dove attingere fondi dl bilancio per resettare la città».

«Ho deciso di candidarmi per un sentimento di gratitudine nei confronti della città di Sanremo che mi ha adottato da quando mi sono trasferita da Piacenza- così la candidata, dipendente INPS, Antonella Cabrini-. le voglio ridare lo splendore che aveva tanti anni fa, quando era la perla del Ponente Ligure e la vorrei vedere importante nel panorama nazionale.  Ci sono cose che non vanno, è trasandata, sporca. la prima cosa è la raccolta differenziata, grande flop per l'amministrazione. Un altro punto che non è stato, fino ad ora, sufficientemente affrontato riguarda un'altra parte della popolazione: gli animali».

«Risiedo a Sanremo dal 2017 al 2020, poi sono ritornata in Piemonte e ora sono nuovamente qui a Sanremo, perché ritengo semplicemente che sia la città più bella d'Italia- spiega Lucia Scesa, psicopedagogista, candidata-. Però ho trovato che la situazione, dal punto di vista del decoro urbano e della manutenzione, è peggiorata. Sono psicopedagogista e formatrice, vorrei occuparmi della formazione permanente e di orientamento, fin dalla scuola materna per arrivare alle superiori, anche sul fronte della ricerca del primo lavoro. Per fare questo è necessario costruire percorsi che guardino alla formazione, ma anche all'informazione: che cosa posso fare per Sanremo? Che cosa mi offe il territorio?»

«Il mio messaggio va verso tutti quelli che non hanno vocato e sono stati schifati dalla politica- conclude Salvo Di Malta, dipendente comunale, tra i candidati presenti- . E' importante che torniate a votare, che vi rieduchiate a votare. Soprattutto i giovani. L'unica cosa importante nella vostra vita, per il momento. Perché vi permette di arrivare a quello che desiderate. Le frazioni devono assolutamente avere un'attenzione maggiore, I posti di incontro sono sempre più rari, vorrei più centri di aggregazione per giovani e anziani, perché per me è un probema di rilevanza sociale molto importante. Sanremo vecchia mi sta a cuore, ho conosciuto persone bellissime, ci ho lavorato. Ultimamente ho visto un discreto abbandono, quando una cosa viene abbandonata si ritrova alla mercé di persone non proprio al top. Chiediamo anche una vicinanza maggiore agli anziani di Casa Serena. Giovani, datevi da fare, perché nessuno può darvi una mano. Soprattutto se siete del ceto medio».