Il sindaco Alessandro Mager ha ripercorso le tappe del complesso iter
«Abbiamo lavorato a lungo su un progetto aggiudicato nella primavera nel 2024 – così il sindaco – . L’originario (pubblica utilità nel 2019) era andato a gara con un programma definito migliorativo e aspramente criticato da tutti i candidati sindaci. Appena insediatomi, quel progetto che prevedeva di posizionare i pescatori sotto la banchina Vesco e penalizzava i dilettanti, non poteva andare avanti. Andava contro tutti gli stake holders del porto. La società ci presentò la possibilità di modificare immediatamente, ma sono passati molti mesi prima che ci arrivasse un nuovo layout che ha comunque suscitato numerose critiche. Il tempo passava e non si trovava una quadra. In Conferenza dei Servizi, il Rup ha recepito tutte le osservazioni degli enti e delle associazioni. Abbiamo discusso a lungo, però, sulle opere a terra».
«Abbiamo deciso che per migliorare la viabilità della città la soluzione migliore sarebbe il tunnel sotto via Nino Bixio ad altezza cinque metri. Oltretutto, sarebbe abbastanza esterno da consentire la viabilità anche durante l’esecuzione dei lavori. Però abbiamo bocciato l’uscita del tunnel nel sottopassaggio Croce Rossa. Abbiamo creduto di fare il bene della città»
Per quanto riguarda le opere a mare: «Piazzale Vesco e la banchina, salvo alcune eccezioni, deve rimanere libero. Noi siamo favorevoli ad ascoltare la voce delle associazioni che hanno reso e importante il nostro scalo. Gli spazi a loro desinati, al netto della modernizzazione degli elementi di ormeggio, resteranno gli stessi, solo traslati. La pesca professionale deve essere ricollocata nella zona del Forte di Santa Tecla, dove era originariamente prevista. Le associazioni sportive avranno uno scivolo di araggio e gli spazi necessari per svolgere le loro attività in sicurezza».
E poi i baretti: «Ci faremo parte attiva per discutere della locazione, della durata della locazione e della possibilità di affittare l’azienda. Per quanto riguarda la loro collocazione, la Soprintendenza – contrariamente a quanto aveva comunicato in principio – ha approvato la collocazione perpendicolare alla linea di costa. Esattamente il contrario di come sono disposti attualmente»