Regione: parte della minoranza lascia l’aula alla commemorazione del 7 ottobre

A lasciare l’aula sono stati i consiglieri di Lista Orlando, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra

Regione: parte della minoranza lascia l’aula alla commemorazione del 7 ottobre

Parte della minoranza in Consiglio regionale è uscita dall’aula questa mattina, nel momento in cui è stato deciso di osservare un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell’attentato in Israele del 7 ottobre 2023. La decisione di organizzare la commemorazione era stata presa al termine di una riunione di maggioranza.

A lasciare l’aula sono stati i consiglieri di Lista Orlando, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra.

“Un gesto strumentale, non memoria”

“Oggi in Consiglio regionale della Liguria è stato proposto un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attentato del 7 ottobre in Israele. Abbiamo scelto di uscire dall’aula”, dichiarano in una nota i consiglieri Gianni Pastorino (Gruppo Orlando Presidente), Selena Candia e Jan Casella (Alleanza Verdi Sinistra) e Stefano Giordano (Movimento 5 Stelle).

“Non perché non rispettiamo il dolore delle vittime – aggiungono – ma perché consideriamo questo gesto del tutto strumentale e quindi inaccettabile”.

“Il dolore non può avere due pesi e due misure”

“Abbiamo sempre definito Hamas per quello che è: un’organizzazione terrorista. Ma il 7 ottobre ha segnato uno spartiacque”, proseguono i consiglieri. “Israele ha utilizzato quell’attentato come giustificazione per intensificare, con una ferocia senza precedenti, una violenza che va avanti da decenni: bombardamenti, distruzioni, assedi, un genocidio del popolo palestinese sotto gli occhi del mondo.

E allora la domanda è semplice: perché oggi un minuto di silenzio e non l’anno scorso, non di fronte alle migliaia di civili palestinesi uccisi? Il dolore non può avere due pesi e due misure. Quando il silenzio diventa un gesto di parte, piegato alla propaganda, non è più memoria né rispetto: è solo strumentalità politica. E noi a questo gioco non ci stiamo”.

I consiglieri aggiungono che si tratta di “un crimine perpetrato da un regime – quello israeliano – che continua a definirsi democratico” e concludono: “Se una democrazia si sente legittimata a sopprimere, discriminare e annientare un popolo intero, allora non è così diversa da un regime autoritario o da un’organizzazione terrorista. Anzi, è ancora più grave: perché tradisce i valori che dice di rappresentare”.

L’intervento del presidente Balleari

Il minuto di silenzio è stato preceduto da un intervento del presidente del Consiglio regionale Stefano Balleari (Fratelli d’Italia).

“Oggi, 7 ottobre, nel secondo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas che ha causato la morte di 1.200 israeliani – tra cui 800 civili – nonché il rapimento di 251 persone, di cui 48 ancora nelle mani dei terroristi, ci uniamo in silenzio e rispetto per ricordare le vittime innocenti di questa strage, colpite da un’ondata di violenza crudele e ingiustificabile”, ha dichiarato.

“A loro, ai loro cari, va la nostra più profonda solidarietà. Ma in questo momento di dolore è doveroso ricordare anche il popolo palestinese, che da anni vive in condizioni drammatiche e che oggi, ancora una volta, paga il prezzo altissimo delle azioni terroristiche di Hamas, un’organizzazione che non rappresenta la pace né la dignità”.

Balleari ha quindi condannato “ogni forma di terrorismo, da qualunque parte provenga” e riaffermato “il diritto di ogni popolo a vivere in sicurezza, libertà e giustizia”.

“Solo riconoscendo il dolore di tutti – ha aggiunto – potremo costruire un futuro di pace. Con questo spirito e in memoria delle vittime innocenti del 7 ottobre 2023, invito l’Aula a osservare un minuto di silenzio”.

Aula sospesa dopo la commemorazione

Dopo il minuto di silenzio, il Consiglio regionale è stato sospeso per l’assenza dei consiglieri di minoranza e di alcuni assessori, impegnati in altri appuntamenti istituzionali.