Rivieracqua e Aurelia bis: Lucio Sardi sui temi del consiglio comunale
Alle richieste e alle valutazioni che abbiamo portato sulla realizzazione dell'aurelia-bis l'amministrazione ha risposto con l'ignavia-bis
Nell'ultimo consiglio comunale del 30 aprile si è avuta l'occasione di discutere di pratiche e temi politici che sono di grande interesse, che coinvolgono direttamente ed in modo significativo la vita degli imperiesi e che sono stati motivo di ampio dibattito in città.
Rivieracqua e Aurelia bis: Lucio Sardi sui temi del consiglio comunale
Il primo argomento è stato la pratica portata dall'amministrazione con cui si prevedeva l'ingresso del comune di Imperia nella compagine sociale di Rivieracqua e la conseguente adesione all'ingresso di soci privati nella società che gestisce l'intero ciclo idrico integrato da Ventimiglia ad Andora.
Una scelta che segnerà il futuro della gestione del servizio di fornitura dell'acqua e che prevede l'impegno di importanti risorse del comune di Imperia (quasi 10 milioni di euro tra conferimenti nel capitale di Rivieracqua e rinuncia a crediti da Amat). Una pratica che prevedendo l'ingresso dei privati in Rivieracqua, a cui sarà concesso di fatto il controllo della gestione del servizio, tradisce la volontà popolare per l’acqua pubblica espressa da milioni di italiani col referendum del 2011.
Per dimostrare l'attenzione e la trasparenza che una pratica di tale rilevanza e complessità avrebbe meritato, l'amministrazione Scajola ha deciso di portarla in commissione solo il giorno prima del consiglio comunale, sostenendo altresì che non fosse neanche emendabile pena il fallimento di Rivieracqua. In sostanza l'amministrazione Scajola ha portato in consiglio un provvedimento "pacco" con la formula prendere o lasciare, su cui ha anche cercato di fare in modo di non consentire il giusto approfondimento e confronto democratico.
Il secondo argomento di discussione di interesse cittadino è stata la nostra mozione presentata per condannare le dichiarazioni sessiste del preside del liceo Vieusseux Paolo Auricchia e per sollecitare l'avvio di iniziative sul tema da parte della commissione comunale Pari Opportunità mai riunitasi. Anche su tale argomento, in teoria facilmente condivisibile a meno che si considerino condivisibili le assurde dichiarazioni di Auricchia, la maggioranza "civica" che sostiene Scajola ha dato prova di assoluta incapacità ad affrontare un qualunque confronto, anche su un tema che ha coinvolto tutti i cittadini imperiesi.
Con l'incredibile sostegno anche della consigliera Amoretti (che essendo consigliera per le pari opportunità della Regione Liguria forse pensa di detenere il monopolio sull'argomento) la maggioranza ha sostenuto che l'argomento della mozione non era da discutere in consiglio comunale e pertanto che riteneva "logico" votare contro per impedirne l'approvazione.
Per la maggioranza Scajola non sarebbe quindi argomento "adatto" alla principale istituzione democratica cittadina una discussione sul tema del sessismo e la condanna delle affermazioni discriminatorie di Auricchia, contro le quali sono scesi in piazza gli studenti, vi è stata la mobilitazione dei professori, dei sindacati e di altre realtà politiche e associative e che sono finite su tutti gli organi di stampa nazionali ed esteri. Una idea svilente del ruolo del consiglio comunale dove, nonostante i tanti limiti alla discussione introdotti con le recenti modifiche al suo regolamento, bisognerebbe invece avere la serietà e disponibilità di discutere di tutti i temi che interessano la vita dei cittadini imperiesi.
Il tema in discussione nell'ultimo consiglio comunale sul quale la maggioranza ed il sindaco Scajola hanno però dimostrato il livello massimo di inconsistenza politica e inadeguatezza istituzionale è stato quello dell'aurelia bis, altro argomento portato in discussione in consiglio per iniziativa delle opposizioni.
La mozione sull'aurelia bis, di cui siamo stati autori e firmatari congiuntamente ad altri gruppi di opposizione, è stata presentata dopo che l'amministrazione e il sindaco si sono rifiutati di fornire informazioni chiare e indicazioni su quali azioni avessero intenzione di intraprendere con Anas per accogliere le richieste di modifica di parti del tracciato (Uliveto e Piani/Garbella) proposte già nel 2012 dalla Regione Liguria e sostenute da due comitati cittadini.
La mozione presentata dalle opposizioni aveva come obiettivo dichiarato di richiamare l'amministrazione Scajola al dovere istituzionale di chiarire se (come han fatto gli amministratori del dianese) intenda sostenere e portare all'attenzione di Anas le legittime ed argomentate richieste di modifica di parte dell’opera, considerato che per il tratto di ponente è già in fase avanzata di progettazione.
La risposta dell'amministrazione, non a caso affidata solo ad un imbarazzante intervento dell'assessore Gaggero e con il sindaco e la maggioranza ostentatamente indifferente al dibattito, è stata un misto di arroganza e di ignavia.
Arroganza per l’idea che il confronto con Anas sia prerogativa esclusiva del sindaco e che la pretesa di discuterne in consiglio comunale o con i comitati cittadini sia da rifiutare sdegnosamente, come si è visto dal comportamento tenuto dalla maggioranza e dal sindaco in consiglio.
Ignavia per la sostanziale subalternità con cui sono tenute le esigenze di chi vive nel territorio interessato dall’opera e dei cittadini imperiesi impegnati a mitigare l’impatto ambientale dell’opera, rispetto al primario obiettivo (esaltante per l’ego dei politici “del fare”) di fare un’opera pubblica a tutti i costi.
L'assessore Gaggero, le cui risposte evasive ad una question time di giugno sul tema sono state smentite dai fatti, ha infatti spiegato che la strategia dell'amministrazione è quella di “stendere tappeti rossi" ad Anas e che le richieste di modifiche del progetto da parte dei comitati sarebbero state anche dannose, affermando poi in modo incredibile, che eventuali modifiche all'opera si potrebbero eventualmente proporre dopo che il progetto sarà approvato.
In sostanza per l'assessore Gaggero, in veste di voce narrante del sindaco Scajola improvvisamente diventato poco loquace, un progetto costosissimo, estremamente complesso e costoso come l’aurelia-bis, potrebbe essere modificato in modo consistente dopo che è stato approvato, allo stesso modo con cui si cambia la tipologia delle piastrelle per il rifacimento di un bagno di casa.
L'ignavia rispetto alla tutela dei diritti dei cittadini e del territorio dimostrata dall'amministrazione Scajola è però ancora più evidente per quello che la voce narrante dell'assessore Gaggero non ha voluto dire, ovvero se questa amministrazione è favorevole o meno alle proposte di modifiche del progetto che i due comitati cittadini propongono, risposta che, su un tema così rilevante per la città, un amministratore per decenza istituzionale dovrebbe dare.
Nell'ultimo consiglio comunale purtroppo alle richieste e alle valutazioni che abbiamo portato sulla realizzazione dell'aurelia-bis l'amministrazione ha risposto con l'ignavia-bis.