Progettiamo il Futuro

«Rivieracqua, ovviamente Conio non chiederà il risarcimento»

L'attacco dell'opposizione dopo il Consiglio comunale di lunedì sera. "Un bell'affare, per un socio privato"

«Rivieracqua, ovviamente Conio non chiederà il risarcimento»
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Nota stampa furiosa del gruppo di opposizione Progettiamo il Futuro, in seguito all'approvazione del Consiglio comunale di Taggia delle modifiche statutarie di Rivieracqua, propedeutiche all'ingresso di un socio privato nell'assetto dell'azienda che gestisce il servizio idrico integrato nella provincia di Imperia (gara d'appalto in estate).

 

Progettiamo il Futuro: «Rivieracqua, un bell'affare per il privato»

« In Consiglio comunale di Taggia- scrivono l'ex candidato sindaco Gabriele Cascino, Giuseppe Federico e Davide Caldani- ci siamo opposti ed abbiano votato decisamente contro l'ingresso del privato nel capitale di Rivieracqua per le seguenti ragioni: unico interesse del Comune di Taggia è garantirsi il proprio credito di 3 milioni verso Rivieracqua; alla maggioranza non interessano le tariffe già aumentate, solo per garantire l'investimento del privato, ed il servizio per i cittadini; il privato contribuirà al capitale solo per 9 milioni, gli altri 30 milioni saranno prestito a Rivieracqua da restituire con interessi e saranno pagati dalle bollette anche retroattive già aumentate. Un bell'affare per l'investitore privato».

 

«Ovviamente il sindaco non chiederà il risarcimento»

«Abbiamo chiesto al Sindaco, atteso che un Giudice ha già accertato la malagestio degli amministratori di avere contribuire a causare 70 milioni di debito, di provare a chiedere il risarcimento del danno come socio della società- chiudono-. Ovviamente non lo farà! Affermiamo senza dubbio che per la maggioranza del Comune di Taggia, gli interessi dei cittadini vengono dopo i soci, i fornitori, gli investitori ed i vecchi amministratori».

 

Il post di Conio

Con un post sulla sua pagina FB istituzionale, il sindaco di Taggia, Mario Conio, spiega la situazione (e la decisione di affidare parte di Rivieracqua a un privato), in seguito al mancato appianamento dei debiti della società idrica, anche dopo la cessazione, stabilita dal giudice, di omologare il concordato. Nel quadro, anche il fallito tentativo si aumentare oltre il 36% il pagamento ai creditori, ma in un tempo maggiore.

«Avevamo due strade- spiega Conio- far fallire la società, con conseguenti gravissimi danni per le aziende creditrici e l'inevitabile messa a gara del servizio senza la possibilità però di far partecipare nessuna società pubblica provinciale,perdendo quindi il controllo pubblico sulla risorsa acqua.
Oppure, fare una proposta seria che
comprendesse il pagamento dei debiti al 100%,senza gli interessi, in sei anni; l'entrata di un socio privato al 48%, permettendo al pubblico di mantenere la gestione del servizio; e l'introduzione del piano d'ambito con tariffa unica».

 

 

«Messi davanti a questa situazione, è chiaro che l'unica alternativa percorribile è la seconda, votata nel 2019 dai Sindaci riuniti in Assemblea con 35 voti su 35 presenti- conclude il primo cittadino-. Si è giunti poi all'approvazione della tariffa unica e, ora, alle modifiche dello statuto per permettere l'entrata del socio privato; passaggio su cui il nostro Consiglio comunale si è espresso nei giorni scorsi. Proprio l'introduzione della tariffa unica è concausa dell'aumento delle bollette in alcuni comuni della nostra provincia, compreso Taggia».

 

Il Comune, in concerto con Rivieracqua, ha istituito uno sportello dedicato, in municipio, attivo da mercoledì prossimo.

 

D. I.

 

 

 

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