Rolando: «Comune aspetti nuova amministrazione per deliberare su Rivieracqua»
"Ora chel'azienda comincia a funzionare ed è totalmente pubblica, sarebbe un peccato regalarla al privato"
Il comitato elettorale dell'aspirante sindaco Gianni Rolando (centro destra e liste civiche di area) alle amministrative sanremesi, chiede a Palazzo Bellevue di aspettare l'insediarsi della nuova amministrazione per esprimersi, attraverso il consiglio comunale, sull'ingresso del socio privato (48%) all'interno dell'assetto di Rivieracqua, l'azienda che gestisce il servizio idrico integrato nella Provincia di Imperia.
Rolando: «Comune aspetti la nuova amministrazione per deliberare su Rivieracqua»
«Per un fatto di trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini- si legge in una nota del comitato elettorale- , a poco più di un mese dalle elezioni, chiediamo al consiglio comunale di Sanremo di non deliberare sull’ingresso del privato in Rivieracqua ma di aspettare la nuova amministrazione che uscirà dal voto di giugno». Sulla delicata questione è intervenuto, nello specifico il Consigliere Andrea Artioli (Forza Italia, candidato con Rolando) che ha sottolineato come il provvedimento verrebbe adottato nel cosiddetto periodo bianco, ossia il periodo successivo alla convocazione dei Comizi elettorali nel quale le amministrazioni si limitano all'ordinaria attività se non per casi di comprovata urgenza. Nello specifico, secondo il parere legale chiesto da Artioli, non sarebbe il caso della pratica al vaglio del parlamentino domani pomeriggio, con la situazione dell'azienda (indebitata per 50 milioni), sotto gli occhi di tutti da tempo.
«Rivieracqua - continua il Comitato Rolando Sindaco - è diventata, dopo l'Asl, la principale azienda pubblica della provincia con oltre 200 dipendenti ed un indotto di oltre 40 milioni di euro. L'approvazione del piano d'ambito, l'ottenimento di oltre 40 milioni di euro di fondi PNRR, la nuova organizzazione interna consentono già da ora di garantire l'equilibrio economico finanziario della società e contestualmente risanare i debiti pregressi senza dover ricorrere necessariamente ad un socio privato. Ritengo – é il pensiero di Rolando - che non solo l'acqua debba rimanere pubblica ma anche la gestione debba restare completamente pubblica in quanto rappresenta una risorsa per la Provincia».
«Ora che l'azienda funziona, perché regalarla a un privato?»
«Le ricadute socioeconomiche di attività essenziali quali acquedotti, fognature e depurazione consentono di avere il pieno controllo del territorio per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti (sottoservizi, utenze, balneazione) consentendo di distribuire i proventi della tariffa esclusivamente per investimenti in infrastrutture per mantenere e migliorare la qualità dei servizi- aggiunge- . L'ingresso di un socio privato in un servizio pubblico essenziale a carattere fortemente territoriale (l'acqua si capta si distribuisce e si scarica sul posto) porterebbe a decentralizzare molte attività con perdita di indotto e riduzione di investimenti. La gestione pubblica va esattamente nel verso contrario. E ora che, dopo tanti sacrifici, - conclude il Comitato - Rivieracqua comincia a funzionare ed è totalmente pubblica, sarebbe un peccato regalarla al privato. So che questo mio pensiero è condiviso da altri candidati a sindaco per il comune di Sanremo. Ritengo quindi che, vista l’importanza della città di Sanremo nella nostra Provincia, ogni decisione relativa aduna eventuale privatizzazione, anche parziale, di Rivieracqua debba essere posticipata all’elezione del nuovo Sindaco di Sanremo»
Le posizioni sull'ingesso del socio privato a Sanremo
Lo stesso pensiero, Rolando lo aveva compitamente esposto sulle pagine de La Riviera alla vigilia della conferenza dei sondaci nella quale il commissario per l'Ato idrico (sindaco di Imperia e presidente della provincia), Claudio Scajola, aveva illustrato le formule dell'ingresso del socio privato nell'assetto di Rivieracqua, insieme alla bozza di delibera da adottare. La posizione inamovibile sul mantenimento dell'acqua in mano ad amministratori pubblici sposata anche dal rivale Fulvio Fellegara, candidato invece per il centro sinistra che più volte ha sottolineato la necessità di mantenere gli utili generati dall'azienda sul territorio. Utili che, secondo Fellegara, un privato porterebbe, necessariamente, altrove. Diversa la ppsizione del terzo rivale nel triello che si delinea per le amministrative, il civico Alessandro Mager, per il quale l'apporto di un privato di comprovata esperienza e capacità economiche avrebbe sicuramente giovato alla società.