Civicamente Bordighera

Saint Charles "Amministratori chiedano contenuti all'ASL"

Lunga nota stampa del Consigliere di opposizione Mara Lorenzi a margine dei recenti empasse nella privatizzazione del nosocomio.

Saint Charles "Amministratori chiedano contenuti all'ASL"
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Il Consigliere comunale di opposizione a Bordighera, Mara Lorenzi (Civicamente Bordighera), interviene a margine del lungo - e irto di ostacoli - processo per privatizzare l'ospedale della Città delle Palme, il Saint Charles: in ultimo, a rallentare il tutto, le divergenze sorte tra l'azienda sanitaria locale e i privati che si sarebbero aggiudicati il servizio.

 

Saint Charles, Mara Lorenzi "Mi stupisco dell'empasse"

Scrive Mara Lorenzi

"Quale Consigliere Comunale di minoranza a Bordighera dal 2013 ho assistito – non
passivamente -- alla lunga gestazione del progetto di concedere l’Ospedale Saint Charles a
societa’ private per riavere un Pronto Soccorso e tutti i necessari reparti ancillari; dotazioni che gli ordinamenti della Sanità Pubblica non prevedono più dal 2015 per un bacino di utenza al di sotto degli 80.000 abitanti. Oggi non mi stupisco dell’impasse in cui il progetto versa; impasse che penso sia da usare per confrontarsi con i contenuti concreti delle opzioni disponibili per il Saint Charles.

"Finanziariamente traballante, se non illusorio

Continua la nota:

"Dopo 3 anni in cui l’ASL1 cerca di scrivere un contratto con il privato non è
accettabile che si aspetti il 30 Aprile per avere un piano B per l’Ospedale. Fin dall’inizio abbiamo contestato il progetto della privatizzazione perché non era robusto. Andava contro il Regolamento ministeriale n.70 del 2015. Travisava il modello lombardo a cui si ispirava perché in Lombardia gli Ospedali privati sono nati dalla tradizione imprenditoriale che
si è poi integrata con la sanità pubblica, non da cessione di Ospedali pubblici ai privati. E
appariva finanziariamente traballante se non illusorio".

 

"Ben venga un tavolo di lavoro"

Lo scritto sul Saint Charles prosegue:

Due fatti hanno provato la nostra tesi: dopo che 9 aziende private avevano dimostrato interesse (24 Ottobre 2017), solo una ha partecipato al bando; e la formulazione del contratto con quell’azienda (la GVM) si è rivelato un’impresa ad oggi incompiuta dopo aver impegnato l’ASL1 per più di 3 anni. Contratto che è l’oggetto del contendere di questi giorni tra ASL1 e GVM. Ma intanto altre cose sono cambiate nella Sanità, quali la disponibilità di fondi del PNRR per nuove formule che potenzino i servizi sul territorio, essenziali per la prevenzione a 360 gradi, e baluardo contro le ospedalizzazioni. Mentre mantiene aperto il dialogo con la società privata, il Direttore dell‘ASL1 sembra essere interessato a non perdere le opportunità del PNRR che si applicherebbero molto bene alle strutture del Saint Charles. E ha proposto qualche giorno fa di creare un Tavolo di Lavoro con i Sindaci del comprensorio intemelio.
Ben venga il Tavolo e la partecipazione dei Sindaci. Ma dopo troppi anni di titoli di giornali che con parole magniloquenti mascheravano solo incertezze e ritardi, ora sul Tavolo deve esserci sostanza per un’analisi puntuale. Quando si parlerà dell'opposizione del privato, si chieda una sintesi del contratto che si sta completando e informazioni dettagliate sui passaggi che stanno causando l’attuale contesa tra ASL1 e GVM. Questi ultimi sono chiave al monitoraggio che dovrà esser fatto in futuro.

 

"Si chieda un piano articolato"

E, infine, Mara Lorenzi conclude:

Quando si parlerà di opzioni alternative o complementari basate sul
PNRR, si chieda all’ASL1 un piano articolato che motivi le scelte e illustri realisticamente le coperture finanziarie e la loro sostenibilità. Per essere una controparte efficace, i Sindaci dovranno parlarsi in anticipo e sedersi al Tavolo armati di concretezza e non di bandiere o rivendicazioni politiche. Dopo tutto questo tempo la popolazione aspetta che le decisioni siano ben informate, robuste, difensibili anche nel futuro.

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