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Scajola attacca Legambiente, il PD risponde

"Assessore e presidente Toti si dovrebber vergognare"

Scajola attacca Legambiente, il PD risponde
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Hanno suscitato la viva reazione del gruppo consiliare, in Regione Liguria, le parole dell'assessore al demanio Marco Scajola, a margine di un'interrogazione presentata dalla Lista Sansa a riguardo della percentuale di spiagge libere presenti in Liguria. L'assessore arebbe definito- secondo il PD- Legambiente, associazione che spesso ha puntato il dito sulle percentuali "fuorilegge" di molti comuni liguri (tra cui Taggia e Diano Marina), ome non tutelatrice dell'ambiente.

 

Scajola attacca Legambiente, la risposta del PD

«Solidarietà al Presidente di Legambiente Nazionale e a tutta l’Associazione, dopo che oggi la Giunta Toti, per bocca dell’assessore Scajola, ha attaccato l’Associazione sostenendo che non tutela l’ambiente. Una dichiarazione offensiva dello storico lavoro che Legambiente fa a favore della sostenibilità, per tutelare il paesaggio e il nostro territorio, per denunciare la fragilità del nostro Paese e della nostra regione, in particolare l’abuso di consumo di suolo, per sostenere la necessità di una transizione energetica giusta, di puntare sulle energie rinnovabili e di controllo delle acque del mare. Toti e Scajola si vergognino, Legambiente è un presidio per la sostenibilità che da anni difende l’ambiente dando un contributo prezioso. D’altronde che attenzione all’ambiente ci si può aspettare da chi ha autorizzato a costruire in zone inondabili e che permette di costruire in deroga sugli argini del Bisagno?», così il Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Liguria dopo le affermazioni dell’assessore Scajola in aula.

 

I lavori in aula

Ecco come si sono svolti i lavori in aula, come riport l'ufficio stampa del Consiglio regionale.

Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa presidente) ha presentato un'interrogazione in cui ha chiesto alla giunta la percentuale di spiagge libere e libere attrezzate in Liguria. Il consigliere ha ricordato che il 23 marzo scorso la giunta ha approvato le linee guida per attività connesse alla balneazioni di scogliere artificiali e opere di difesa costiera, ma che 22 Comuni sarebbero inadempienti rispetto alla legge e di altri 5 non si hanno dati. La legge prevede il 40% di spiagge libere e regole precise per l'accesso al litorale.

L'assessore al demanio marittimo Marco Scajola ha ricordato gli investimenti di 2 milioni di euro dell’attuale amministrazione per la cura, la manutenzione, la sicurezza e il superamento delle spiagge architettoniche delle spiagge libere sottolineando che sono state soddisfatte tutte le richieste di investimenti giunte dai Comuni. Scajola ha sottolineato che la percentuale è del 46,87% per quanto riguarda le percscentuali di litorale libero e libero attrezzato e che, in particolare, sul totale di 60 Comuni dotati del Piano di utilizzo demaniale, 41 hanno più del 40% e 10 Comuni sono fra il 30 e il 40%  quindi – ha concluso - 51 Comuni su 60 danno una buona risposta per quanto riguarda le spiagge libere.

Davide Izetta

 

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