Scandalo tessere pagate in Fratelli d'Italia, minoranza: "Via le deleghe a Calcopietro"
L’opposizione consiliare di Ventimiglia ha presentato una mozione urgente con la quale chiede all’unanimità che vengano ritirate le deleghe
Una mozione urgente della minoranza a Ventimiglia
L’opposizione consiliare di Ventimiglia (centrosinistra e liste civiche) ha presentato una mozione urgente con la quale chiede all’unanimità che vengano ritirate tutte le deleghe (turismo, manifestazioni, cultura, sport e terra) affidate dal sindaco all’assessore Serena Calcopietro (Fratelli d’Italia), dopo lo scandalo riguardante la presunta proposta, inviata via WhatsApp, di tesserarsi con l'impegno a coprirne le spese.
La vicenda è esplosa il 28 settembre scorso
alla notizia che il fidanzato di Calcopietro, Gianluca Ascheri (figlio dell’attuale consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gianni Ascheri) avrebbe proposto a più persone, tramite messaggio audio, di tesserarsi al partito di giorgia Meloni, dichiarando: “ci carichiamo noi della spesa” e "Quindi chiediamo il vostro aiuto”.
Secondo quanto emerso e sostenuto dalla minoranza
l'iniziativa avrebbe avuto la finalità di aumentare il peso politico del partito per poi favorire l'assessore alla candidatura alle prossime regionali nella lista di Fratelli d’Italia. “Tutta l'opposizione ritiene che tale vicenda di pagamento di tessere da parte del partito in cambio di un voto a una determinata persona - si legge in una nota - tradisca una modalità di concepire l'attività politica poco trasparente, un certo malcostume che porta a pensare che i soldi, per pagare le tessere, possano sostituire valori, ideali e programmi amministrativi”.
E aggiunge: “Inoltre, l'interesse manifestato da parte dell'assessora Calcopietro a entrare nel consiglio regionale, dopo appena quattro mesi di incarico in Comune, tradisce la scarsa considerazione che la medesima ha dell'incarico che sta svolgendo e il poco rispetto per i cittadini della città della quale è amministratrice".
Fabrizio Tenerelli