Scongiurato il fallimento di Rivieracqua: firmato l'accordo con Amat
E' stato firmato l'accordo per evitare il fallimento di "Rivieracqua scpa", il gestore unico del pubblico acquedotto in provincia di Imperia, chiamato in causa da Amat spa (il gestore del pubblico acquedotto a Imperia) che vanta un credito di circa 2 milioni di euro, in quanto al mancato pagamento di fatture relative a rifornimenti idrici, da luglio a dicembre 2017.
E' stato firmato l'accordo per evitare il fallimento di "Rivieracqua scpa", il gestore unico del pubblico acquedotto in provincia di Imperia, chiamato in causa da Amat spa (il gestore del pubblico acquedotto a Imperia) che vanta un credito di circa 2 milioni di euro, in quanto al mancato pagamento di fatture relative a rifornimenti idrici, da luglio a dicembre 2017.
L'intesa raggiunta nei giorni scorsi, davanti al giudice fallimentare Silvana Oronzo, è stata ratificata in questo modo: Rivieracqua ha consegnato nelle mani di Amat un assegno di circa 614mila euro, che comprende quanto maturato dal 10 novembre scorso (giorno in cui è stata depositata l'istanza di fallimento, ad oggi) più altri 140mila euro appartenenti al milione e 300mila euro circa che Rivieracqua deve ad Amat per le forniture: da luglio alla data del fallimento.
La restante parte sarà corrisposta in diciotto rate. Era stato il sindaco di Imperia, Carlo Capacci, il 13 novembre scorso, a rendere pubblica in Consiglio comunale la richiesta di fallimento, leggendo una comunicazione ricevuta da Amat.
Malgrado Rivieracqua sia il gestore unico del pubblico acquedotto, a Imperia continua a restare Amat, in quanto la prima società non è ancora stata in grado di acquisire gli impianti. Un'operazione da oltre venti milioni di euro.