Shoah: pietre di inciampo a Imperia e Ventimiglia, Vallecrosia ricorda il proprio "lager"
E’ stata dedicata a Elena Caterina Moraglia la prima delle diciannove pietre di inciampo che il Comune di Imperia ha fatto posizionare
E’ stata dedicata a Elena Caterina Moraglia, morta a Muhldorf, il 5 aprile del 1945, la prima delle diciannove pietre di inciampo che il Comune di Imperia ha fatto posizionare, oggi, alla memoria degli altrettanti deportati imperiesi morti nei campi di concentramento nazisti. La pietra, realizzata, come tutte le altre, dall’artista tedesco Gunter Demnig, è stata posata dal sindaco di Imperia, Claudio Scajola, assieme al prefetto Armando Nanei, all’altezza del civico 106 del lungomare Colombo, a Borgo Prino, dove la donna abitava e venne prelevata.
Due pietre di inciampo a Ventimiglia per Ettore e Marco Bassi
Altre due pietre di inciampo sono state posizionate davanti al negozio del commerciante Ettore Bassi e del figlio Marco, in via Cavour, a Ventimiglia, nei pressi della piazzetta a loro dedicata. I bassi aiutarono centinaia di ebrei a espatriare clandestinamente in Francia, soprattutto via mare. Successivamente vennero deportati ad Auschwitz, dove morirono. La cerimonia in questo caso si è svolta alla presenza del sindaco della città di confine, Gaetano Scullino, con il suo vice Simone Bertolucci e la presenza di una scolaresca.
Vallecrosia ricorda il "Campo provinciale per ebrei"
Un ricordo particolare è stato anche quello celebrato a Vallecrosia, dove il sindaco Armando Biasi ha apposto una corona di fiori al cippo che segna l’area dove un tempo sorgeva il “Campo provinciale per ebrei”, uno dei pochi campi di smistamento e concentramento italiani. Tornando a Imperia, le altre pietre di inciampo saranno posizionate in questi giorni, sempre in corrispondenza delle abitazioni dei deportati, tutti giovani e provenienti da diverse estrazioni sociali: militari, agricoltori, operai e impiegati. Moraglia, in questo caso, con i suoi 37 anni, era la più anziana, oltre che l'unica donna.
Le dichiarazioni del sindaco di Imperia, Claudio Scajola
“Sono diciannove gli imperiesi scomparsi nei lager nazisti, per gli stenti e per i maltrattamenti - ha affermato Scajola -. Persone sostanzialmente dimenticate. Grazie a un lavoro della Commissione toponomastica, presieduta da Luigi Sappa, che ha esaminato i registri tedeschi dei campi di concentramento ed ha raccolto le testimonianze dei parenti, siamo riusciti a ricostruire la loro storia e ad apporre davanti alle loro abitazioni un ricordo della città”. Altre pietre di inciampo saranno posizionate, domani, alle 11, ai giardini Vittorio Veneto, di Sanremo e a seguire in corso Garibaldi. Le pietre sono dedicate a Vittorio Ottolenghi, Edvige Norzi, Lodovico Orvieto, Ines Pacifici, Guido Norzi e Anna Luciana Norzi.