l'attacco politico

Sicurezza a Ventimiglia, Martinetto: “la politica degli interventi a tampone”

Martinetto: “Non è possibile pensare di blindare tutto, inferiate su ogni apertura, negozi, giardini, lungomare"

Sicurezza a Ventimiglia, Martinetto: “la politica degli interventi a tampone”

In queste settimane, la città ha dovuto confrontarsi con una sequenza di episodi che hanno messo a dura prova la pazienza e intaccato ulteriormente il senso di sicurezza dei cittadini. Partendo da azioni criminali considerate minori come aggressioni, furti, violenze, incendi fino ad arrivare ai ben più gravi stupri e rapine a mano armate. Possiamo affermare il catalogo dei reati è completo. Proponiamo al sindaco di lanciare un nuovo motto: ‘Ventimiglia una città sempre più (in)sicura’”.

A parlare è il consigliere comunale di minoranza a Ventimiglia, Nico Martinetto (Federazione Civica)

che interviene su alcuni recenti fatti di cronaca che hanno interessato la città. “Non è possibile pensare di blindare tutto, inferiate su ogni apertura, negozi, giardini, lungomare, fiume. Sicuramente il pensiero che porta a queste scelte deve essere: se non si riesce a proteggere la città, la si chiude”. E ancora: “L’Unico lampo di lucidità dopo mesi di annunci è arrivato con la dichiarazione del sindaco che ha annunciato di rivolgersi al prefetto, come fosse che il prefetto non sia già ben informato su quanto accada giornalmente a Ventimiglia”.

Per Martinetto non ci sono dubbi sul fatto che

Il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, nonostante le mille difficoltà, è quello di presidiare il territorio con serietà e impegno, intervenendo prontamente quando richiesto e ovviamente rapportare ai superiori gli eventi accaduti giornalmente”.

Il problema, invece: “E’ che non possono essere ovunque, se non si aumentano numericamente gli operatori il numero dei reati non può scendere. La riprova è cronaca di ieri: una città che vanta 600 telecamere per la sicurezza dei residenti e tutte le forze di polizia costrette ad una caccia all’uomo perché dopo la rapina si è allontanato indisturbato facendo perdere le proprie tracce. La visione politica attuale è fatta di interventi tampone. Quella stessa politica, che in campagna elettorale prometteva ruspe, ordine e sicurezza ha dimenticato quanto promesso ai cittadini”.

Martinetto affonda: “Le uniche ruspe che la città ha visto sono quelle che hanno lavorato due giorni per aprire la barra fociva del Roja, nonostante gli esperti e i tecnici abbiano più volte dichiarato che è inutile farlo, che puntualmente ha di nuovo deviato il suo corso ritornando come prima. L’ordine e la sicurezza anche loro risultano non pervenuti. In tutto questo si è perso di vista il motivo e chi ci ha messo lì a rappresentarli: i cittadini”.