Sinistra Italiana "Variante S sulle integrazioni al progetto della ciclabile"
"La megalomania di un sindaco che deve apporre il suo marchio su qualsiasi pera pubblica"
Sinistra Italiana interviene a margine delle prescrizioni pervenute da Regione Liguria sulla variante del progetto della pista ciclabile imperiese, varato in origine dall'amministrazione di Carlo Capacci, apportata dal sindaco Claudio Scajola.
"La megalomania di un sindaco"
"La reazione scomposta del Sindaco Scajola - scrivono - e dei capigruppo della sua maggioranza ai commenti politici e giornalistici seguiti alle severe prescrizioni della Regione alla variante del progetto della ciclabile predisposta dalla sua giunta, svela il nervosismo di chi sa di essere stato beccato in fallo. L'idea di intervenire con mano pesante sul progetto della ciclabile varato dall'amministrazione Capacci e già precedentemente approvato dalla Regione, è il frutto della megalomania di un Sindaco ossessionato dalla necessità di lasciare il proprio marchio in ogni opera pubblica cittadina. Peccato che a guardare la qualità realizzativa di molti degli interventi, quel marchio, più che un piacevole dettaglio di qualità, ricordi semmai una impronta di scarpa lasciata sul cemento fresco."
"Variante S"
"Le sue comparsate sui cantieri - continuano - mentre, con fare da direttore dei lavori della domenica dispensa indicazioni a progettisti o a manovali, sono infatti diventate fonte inesauribile per realizzare meme per il web. Osservando la vicenda della variante al progetto della ciclabile, che la letteratura della scienza delle costruzioni potrebbe classificare come "variante S assai resistente agli anticorpi del buonsenso”, sembra di assistere alla metafora del caos creato in città dalla maldestra operazione dei monopattini elettrici. Uno strumento utile alla mobilità ecologica come il monopattino elettrico (leggasi nel caso la pista ciclabile) viene messa nelle mani di chi non possiede sufficiente dimestichezza con le norme per un suo corretto uso e finisce per farlo diventare un problema."
"Tentativo patetico di giustificazione"
"La rampogna - scrivono - fatta dalla Regione alla Giunta Scajola, con le prescrizioni di modifica e ritorno al progetto originario della precedente amministrazione, non è molto diversa con quelle fatte in questi giorni a quei giovani fermati mentre sfrecciavano contromano, in due ed in zone non consentite, in sella a quello che
avevano confuso con un giocattolo da usare senza regole. Vedere oggi l'attempato giovanotto Scajola nell'impresa disperata di giustificarsi per le sanzioni comminategli dal "vigile urbano" Regione, brandendo una ricevuta della multa pagata sotto la forma del "parere favorevole" ottenuto dalla Regione solo dopo (si spera) aver eliminato praticamente tutte le varianti al progetto da lui proposte, è abbastanza patetico."
"Oltre all'infantile"
"Il tentativo del Sindaco - affondano - di mascherare i giudizi severissimi della Regione, che ha definito la variante capace di mettere in discussione la continuità qualitativa della ciclabile ed a rischio i finanziamenti per il proseguimento a levante, prendendosela con la stampa e l'opposizione bugiarda riesce ad andare oltre
all'infantile. Preoccupa invece la pericolosità della variante, che si manifesta in forma così virulenta (tanto da arrivare a prevedere parcheggi per auto o un inutile tram leggero lungo una ciclabile) e resistente agli anticorpi (visti gli annunci di Scajola sull’intenzione di risolvere le interferenze causate dalla presenza del tram leggero a colpi di cordoli), da far temere - concludono - un periodo ancora lungo prima di trovarne un efficace vaccino".