Targhe estere: scoppia il caso politico, Parodi (Fai) contro emendamento Lega
Nasce il caso politico sul divieto, per chi è italiano, di circolare nel proprio Paese a bordo di vetture con targa estera
Parodi si è dimostrato contrario all'emendamento Lega
Sta assumendo i contorni di una questione politica il caso riguardante il divieto, per chi è italiano, di circolare nel proprio Paese a bordo di vetture con targa estera. Problema che riguarda soprattutto i lavoratori frontalieri che usano mezzi aziendali targati Montecarlo, molti dei quali sono stati sequestrati in Italia. Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri autonomi intemelii contesta il recente emendamento del senatore Rispoli della Lega.
Quando la toppa è peggio del buco
"Quando la toppa è peggio del buco - afferma -. Restiamo sconcertati a leggere l'emendamento della Lega a prima firma del senatore Rispoli, proposta dell'onorevole Flavio Di Muro, sul problema dei veicoli con targa estera guidate dai nostri frontalieri". Secondo Parodi: "Un emendamento che non risolve il problema se è approvato. Un testo che impedisce di recarsi in Italia a chi, per ragione di lavoro, è obbligato a farlo, mettendolo a rischio del sequestro del veicolo, di un'ammenda e, quello più grave, di perdere il posto di lavoro".
Aggiunge: "Certo non ci meraviglia un testo simile da chi ha fatto questa legge contro i frontalieri. Come associazione stiamo andando avanti, attraverso il nostro legale Enrico Amalberti, nei ricorsi e in parallelo attraverso una riformulazione del decreto attuativo. Dopo i vari piani sociali di licenziamenti che i nostri lavoratori hanno dovuto subire, ultimo quello del hotel Meriden a Monaco, a causa del Covid".
Ancora Parodi: "Oggi, per colpa di qualcuno, ci ritroviamo affrontare altri possibili licenziamenti a causa di una legge italiana che invece di tutelare il lavoro lo penalizza. Attualmente abbiamo sei verbali con altrettanti veicoli con sequestri amministrativi di aziende Monegasche che dovranno aspettare mesi prima di poterli utilizzare e recuperare i documenti che girano tra motorizzazione e consolati. Tutto ciò provocando dei danni alle stesse aziende. Un danno verso i nostri lavoratori ma non solo anche verso quelle attività italiane che forniscono materiale a aziende Monegasche. Siamo stufi di proclami e annunci e invitiamo la politica, tutta, a cancellare completamente questa legge".