Treni: ancora guasti e ritardi

Si torna a parlare di ferrovia nel sabato nero per i trasporti su rotaia a causa di un guasto alla linea tra Milano Centrale e Lambrate, che ha fermato i treni con pesanti ripercussioni anche per i viaggiatori liguri.

Nei giorni scorsi la giunta regionale ha bloccato l'aumento del 2,5% del prezzo di biglietti e abbonamenti, aumento previsto nel contratto di servizio tra Regione, Rfi e Trenitalia, ma che a causa dei guasti sempre più frequenti ha portato ai malumori delle associazioni di pendolari e consumatori e alla reazione dell'assessore ai trasporti Marco Scajola di bloccare il rincaro delle tariffe con un atto di giunta.

A rivendicare il risultato ottenuto è il gruppo di Forza Italia in Regione.

"La decisione di sospendere l’aumento del 2,5% delle tariffe ferroviarie, - scrivono i consiglieri Carlo Bagnasco, Angelo Vaccarezza e Chiara Cerri - che sarebbe dovuto scattare dal 1° gennaio 2025, rappresenta una scelta concreta e di buon senso per tutelare i cittadini liguri in un momento di disagi e cantieri infrastrutturali diffusi. Esprimiamo soddisfazione per questa misura, proposta dall’assessore Marco Scajola e sostenuta dal presidente Marco Bucci”,

“La decisione - continuano - è un atto di responsabilità verso i pendolari e tutti gli utenti del trasporto ferroviario. Era necessario intervenire per evitare un ulteriore peso economico in un periodo complesso come questo”.

Treni: anche oggi guasti alla linea e ritardi. Pd all'attacco

"Anche oggi, a seguito di problemi nel nodo di Milano, i treni sono nel caos a tal punto che Trenitalia con un messaggio chiede di evitare gli spostamenti.

Cancellazioni, ritardi, mancanza di informazioni, una nuova giornata di ordinaria follia per chi deve viaggiare in diverse regioni italiane, a partire dalla Liguria.

Una situazione inaccettabile che mette in grave difficoltà i cittadini che devono usare il treno per studio, lavoro, per spostarsi e che sta diventando cronica come l'inadeguatezza del Ministro Salvini, impegnato nella solita propaganda e non nel miglioramento della crisi della mobilità ferroviaria'', così la vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera e componente Commissione trasporti.