Zarbano all’attacco del sindaco: “Delegittima il dissenso, questo non è democrazia”

Il consigliere comunale di minoranza Luciano Zarbano interviene duramente contro il sindaco di Imperia Claudio Scajola

Zarbano all’attacco del sindaco: “Delegittima il dissenso, questo non è democrazia”
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Il consigliere comunale di minoranza Luciano Zarbano interviene duramente contro il sindaco di Imperia Claudio Scajola, accusandolo di aver usato espressioni offensive e atteggiamenti arroganti durante un evento pubblico. Al centro della polemica, le parole pronunciate dal primo cittadino durante l’inaugurazione della passeggiata del Prino.

“Un attacco gratuito – afferma Zarbano – pronunciato in un contesto istituzionale e del tutto scollegato dal tono della cerimonia”. Secondo il consigliere, l’uscita del sindaco ha subito suscitato reazioni di indignazione da parte di cittadini e opposizioni. Secondo Zarbano, invece di assumersi la responsabilità dell’accaduto, Scajola avrebbe cercato di minimizzare, parlando di una semplice battuta “pronunciata con un sorriso” e in un “contesto scherzoso”.

Zarbano sottolinea come il sindaco, in un lungo post sui social, abbia accusato i suoi detrattori di “strumentalizzare” le parole per generare indignazione. Ma per il consigliere non si tratta di un episodio isolato: “È solo l’ennesimo episodio di un atteggiamento ricorrente. Nel tempo, egli ha fatto del linguaggio ruvido e dell’arroganza comunicativa uno strumento per screditare chi dissente”.

A supporto della sua accusa, Zarbano ricorda un altro episodio recente: durante una seduta del Consiglio comunale, sarebbe stato definito “ignorante” dal sindaco per aver semplicemente chiesto dei chiarimenti.

A preoccupare maggiormente, però, secondo il consigliere, è un’altra affermazione del sindaco: “Dimentichiamoci, o perlomeno parliamone di meno, delle piccole cose che si devono ancora migliorare”. Parole che Zarbano interpreta come un invito a non proporre più nulla, a smettere di sognare un’Imperia diversa, lasciando che “solo il potere decida cosa è importante e cosa no”.

Il consigliere denuncia anche il silenzio del sindaco di fronte agli haters che lo difendono con toni violenti, mentre al contrario non perde occasione per stigmatizzare chi lo contesta, anche in modo pacifico: “Due pesi, due misure”.

“Le parole dei rappresentanti pubblici pesano – conclude Zarbano –. Non possono essere offensive, volgari o divisive. Il problema non è solo di stile. È un problema politico. È un problema democratico. Il punto non è se il sindaco abbia sorriso mentre diceva ‘imbecilli’. Il punto è che, ascoltando il suo intervento nella sua interezza, soprattutto nelle battute finali, emerge chiaramente un’intenzione ben più grave: delegittimare il dissenso, zittire le voci scomode, isolare chi prova a fare proposte. Ma questo, lo diciamo con forza, non è democrazia”.

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